Roma – All’interno delle regole di attuazione del fondo emergenziale, il decreto Mipaaf del 27 novembre 2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 gennaio presenta una nuova misura volta ad aiutare ulteriormente il comparto zootecnico. Con un nuovo provvedimento, infatti, le imprese agricole con allevamento di bovini di età compresa tra i 12 e i 24 mesi e allevati per un periodo non inferiore a sei mesi prima della macellazione, riceveranno un aiuto fino a 60 euro per ogni capo macellato nel bimestre giugno-luglio 2020. È stato aumentato a 30 euro (inizialmente era di 18 euro) anche il contributo a favore delle imprese agricole con allevamento di suini (la quota è da riferirsi per ogni scrofa allevata, nel periodo compreso dal 1° gennaio al 30 giugno 2020). Un secondo decreto, poi, ha apportato delle modifiche al Fondo per la competitività delle filiere che prevede aiuti ad altri settori, tra cui quello ovino. In questo caso, gli aiuti (circa 500 mila euro) hanno l’obiettivo di favorire la destagionalizzazione della produzione e della commercializzazione delle carni. L’aumento dei contributi per tutti gli allevamenti interessati è conseguente alle disponibilità finanziarie che si sono liberate per effetto del mancato completo utilizzo dello stanziamento a favore dei due interventi di ammasso per carne di vitello e prosciutti Dop (tra le misure previste nel decreto Mipaaf di luglio) istituiti nel piano emergenziale a favore delle filiere zootecniche colpite dalla crisi causata dalla pandemia.
