Durum Days: buona la risposta della filiera grano all’emergenza. Ma necessario rilanciare il comparto

2020-05-27T09:11:07+02:0027 Maggio 2020 - 09:11|Categorie: Pasta e riso|Tag: |

Roma – Si è svolto ieri a Roma l’annuale appuntamento dei Durum Days dedicato al confronto tra le rappresentanze della filiera nazionale di frumento duro, semola e pasta (Assosementi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Italmopa, Alleanza delle cooperative, Compag e Unione Italiana Food). Unanime il parere che, in tempo di emergenza sanitaria, la filiera ha saputo fare squadra e rispondere egregiamente alla maggior richiesta di prodotti agroalimentari sugli scaffali della Gd. “Determinante in questo senso l’operato dell’industria molitoria, che ha garantito l’approvvigionamento in semole di frumento duro all’industria pastaria”, fa sapere Cosimo De Sortis, presidente di Italmopa (Associazione industriali mugnai d’Italia). E’ necessario però rilanciare il comparto. Come spiega il coordinamento di Agrinsieme: “Nonostante l’impennata dei consumi di pasta il prezzo del grano ha subìto rialzi molto contenuti, a dimostrazione del fatto che la strada da percorrere è ancora lunga e che è necessario continuare a insistere sull’aggregazione e sui contratti di filiera. Per il rilancio della coltura e un significativo ritorno in termini di redditività, chiediamo al Governo di incentivare ancora di più gli sforzi in materia di ricerca e innovazione e di promozione di strumenti per la valorizzazione del prodotto. È pure opportuno accelerare i pagamenti dei contratti di filiera e perfezionare l’istituzione a livello sperimentale della Cun del grano duro, garantendo al settore uno strumento che possa contribuire a dare una indicazione delle tendenze di mercato, alla base della formazione dei prezzi”, conclude Agrinsieme.

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