Le fiere chiedono al Governo un sostegno concreto all’internazionalizzazione

2012-09-21T10:29:47+02:0021 Settembre 2012 - 10:29|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Milano – L’Associazione degli enti fieristici (Aefi) chiede al Governo un sostegno concreto. Nel corso del convegno ‘Sistema fiere: sviluppo dell’economia reale e rilancio del made in Italy’, che si è svolto ieri nella sede milanese de Il Sole 24 Ore, i maggiori rappresentanti dell’Associazione (tra cui il presidente di Aefi Ettore Riello, il direttore di Veronafiere Giovanni Mantovani e l’ad di Fiera Milano Enrico Pazzali) hanno evidenziato come le fiere siano un valido strumento di sviluppo dell’export. Tuttavia, per superare la crisi, hanno bisogno di un effettivo supporto. Alla base della discussione c’è l’accordo 2010/2014, attraverso il quale l’Esecutivo dovrebbe destinare due milioni l’anno per l’internazionalizzazione delle fiere. Finanziamenti che, tra l’altro, non sono stati ancora erogati per il 2011. Destinare gli sforzi oltre confine è uno dei punti chiave, come ha sottolineato anche Enrico Pazzali. Che, pur essendo impegnato nella rifocalizzazione delle mostre, e in particolare di Tuttofood e Macef, si è dimostrato orientato verso i Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Tra i temi caldi, anche la questione Ice: secondo Aefi, è necessario attribuire all’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane un ruolo di supporto, e non solo di coordinamento, degli eventi fieristici all’estero e di soprassedere alle mostre collettive. La forza dei poli fieristici italiani è confermata dai numeri: nel 2011 in Italia, i principali poli fieristici, attraverso 214 fiere hanno generato un fatturato di oltre  658,9 milioni di euro. (ML)

 

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