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Alejandro Titiunik (Riso Gallo): “Promuoviamo il risotto all’italiana”

2014-11-28T11:21:50+02:0028 Novembre 2014 - 11:21|Categorie: Fiere|Tag: , , |

Pechino (Cina) – Le degustazioni di risotto di Riso Gallo generano sempre un folto capannello di persone: “È divertente questo contatto diretto con il consumatore”, afferma Alejandro Titiunik, export manager dell’azienda. “Forse una maggiore selezione all’ingresso non guasterebbe. Ciò non toglie che si tratti di una manifestazione interessante”. Il dubbio è lecito: vendere riso in Cina non è come vendere ghiaccio agli inuit? “Noi proponiamo e promuoviamo il risotto italiano”. Non solo un diverso modo di consumare, ma praticamente tutto un altro prodotto, da proporre in un mercato difficile per motivi protezionistici: “Il riso italiano non può essere importato in Cina, ma solo il prodotto pronto. Stiamo lavorando con molta energia per superare questa barriera doganale. Proprio di recente, una rappresentanza delle autorità sanitarie cinesi è stata invitata in Italia per vedere le risaie e gli impianti produttivi ed è rimasta positivamente colpita dai controlli sulla sicurezza del prodotto”. Anche per Riso Gallo l’e-commerce rappresenta un canale strategico: “Da metà ottobre alcune nostre referenze erano in vendita sul portale Alibaba. I risultati sono stati molto positivi, soprattutto l’11 novembre”. È, infatti, il giorno in cui pare che in Cina si festeggi una sorta di festa dei single, ma soprattutto giorno in cui Alibaba realizza circa il 18% delle vendite annue. “Anche per noi è stato molto positivo. Purtroppo il giorno successivo il nostro spazio è stato oscurato per un avvicendamento tra aziende”. Uno dei tanti inciampi nel complesso mercato cinese.

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