Milano – È allarme per l’agricoltura italiana. Il caldo torrido che sta investendo nell’ultimo periodo la Penisola sta letteralmente bruciando frutta e verdura ancora nei campi, con perdite, in alcune zone, che arrivano fino al 70% del raccolto. A soffrire sono soprattutto peperoni, meloni, angurie, albicocche, pomodori e melanzane che faticano addirittura a crescere. Un quadro drammatico, come evidenziano le stime Coldiretti, con cali del 45% per mais e foraggi, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro, del 30% per il riso. Senza contare le perdite di frutta, che si aggirano attorno al 15%, e di cozze e vongole (-20%), uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po. Una situazione critica in cui circa un terzo delle aziende complessive si trova a lavorare in condizioni di reddito negativo.