Roma – Le commissioni congiunte Agricoltura e Ambiente del Senato hanno dato il via libera all’emendamento al decreto legge ‘Siccità’ che rende possibile la sperimentazione in campo aperto delle tecniche di evoluzione assistita in agricoltura (Tea). Si tratta di una sperimentazione del ‘genome editing’ che permetterà alle colture di diventare più resistenti a siccità, eventi meteo estremi e parassiti.
Ma il mondo del biologico non ci sta. “Il Parlamento ha dato il via libera a una deregulation pericolosa per i consumatori e per i produttori biologici”, denunciano Aiab, Assobio, FederBio in una nota congiunta. Secondo le associazioni, “”la ratio è scavalcare la normativa attualmente in vigore nel nostro Paese che vieta la sperimentazione in campo aperto degli Ogm. […] Governo e Parlamento stanno puntando alla deregolamentazione del settore, considerando le Tea assimilabili alle varietà tradizionali. Con questo via libera la prima vittima sarebbe l’agricoltura biologica visto che si pregiudica uno degli aspetti distintivi fondamentali del metodo bio che esclude queste tecniche”. Secondo le associazioni, i consumatori non sarebbero più in condizioni di poter scegliere cosa mettere sulla loro tavola e potrebbero comprare prodotti contenenti modificazioni genetiche senza neanche saperlo.
