Parigi (Francia) – Un grave scandalo sta scuotendo il burro francese: la Direction générale de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes (DGCCRF) ha infatti condotto un’indagine che ha coinvolto 129 produttori di burro nelle regioni produttrici di latte, tra cui Bretagna, Normandia e Paesi della Loira. Rivelando che il 30% dei controlli effettuati ha mostrato anomalie, anche gravi, nella composizione e nell’etichettatura dei prodotti. L’inchiesta risale al 2019 ma i suoi risultati sono stati resi pubblici solo alla fine del 2023 e gettano pesanti ombre sul burro francese nel suo complesso. Diverse le irregolarità: si va da campioni con un contenuto di sale inferiore a quello previsto, a burri che contenevano più acqua di quanto imposto dalle norme dell’Ue, compromettendo la consistenza e la durata. Inoltre, alcuni produttori avevano etichettato i loro burri come contenenti panna quando, in realtà, erano prodotti con siero di latte o con una miscela di panna e siero di latte oppure avevano fatto uso di burri riciclati o miscelati per prodotti etichettati come di qualità superiore. I nomi delle aziende coinvolte non sono stati resi pubblici.
