Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: il latte crudo tocca gli 0,37-0,375 €/kg

2021-02-15T09:52:38+02:0015 Febbraio 2021 - 09:48|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela prezzi in crescita fino a mercoledì pomeriggio, tanto da arrivare a 0,37-0,375 €/kg sul latte crudo. Bollettini variabili e discordanti per burro, latte in polvere e siero. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Sul mercato nazionale, buona domanda con prezzi leggermente in ascesa sulla prima parte della settimana, da mercoledì pomeriggio le cose sembrano essersi calmate con anche difficoltà a trovare compratori. Sul latte crudo prezzi trattati tra 0,37-0,375 €/kg e sullo scremato tra 0,235 e 0,245 €/kg. In bella vista la crema con prezzi che oscillano tra 1,72 e 1,74 €/kg. I prezzi sono intesi franco partenza. Sul mercato estero, ancora prezzi buoni tranne, che per lo scremato, trattato a prezzi simili a quelli nazionali però franco arrivo. Sul crudo quotazioni che oscillano tra 0,37 e 0,40 €/kg reso a seconda dei Paesi d’origine, con sempre la Germania in testa. Sulla crema prezzi indicati tra 1,78 e 1,82 €/kg con poche offerte.

– Sul burro anche questa è stata una settimana effervescente, con il bollettino tedesco che allarga nuovamente la forbice con un aumento di € 0,02 sul minimo, oggi 3,55 €/kg, e di € 0,08 sul massimo, oggi 3,65 €/kg. L’Olanda aumenta di € 0,06 portandosi a 3,56 €/kg. La Francia, che ha dormito settimana scorsa, questa aumenta di € 0,13 portandosi a 3,57 €/kg. Il prezzo medio di questa settimana dei tre Paesi che prendiamo in considerazione è 3,577 €/kg. Poche le offerte di burro di siero, non molte quelle di burro di centrifuga, ma mentre il primo è difficile trovare, il secondo se lo cerchi c’è, se sei disposto a pagare prezzi intorno a 3,63-3,70 €/kg partenza.

– Bollettini abbastanza variabili nel latte in polvere, con la Germania che imperterrita continua le sue salite, sia per lo scremato alimentare che per lo zootecnico, resta invece invariato l’intero. L’Olanda, dove lo zootecnico resta invariato, l’alimentare ribassa a prezzi comunque superiori a quelli di mercato, seguendo il trend dei prezzi ottenibili e offerti sul mercato. L’Olanda, seguendo l’andamento dei prezzi della materia grassa, rialza il latte intero, così come la Francia che aumenta il prezzo dell’intero e cala quello dello scremato. Come detto, le offerte tendono leggermente a essere sempre a livelli alti ma un po’ meno. Se nel burro le prospettive di esportazione sono buone, non altrettanto si può dire per il latte in polvere visto che gli Stati Uniti, al contrario della Ue, hanno grossi stock e, grazie al dollaro non così forte, sono più competitivi rispetto al prodotto europeo. C’è anche da aggiungere che la produzione di latte negli Stati Uniti nel 2020 è aumentata di 1,9%.

– Anche nel siero in polvere bollettini discordanti, con la Germania che aumenta quello per uso alimentare e lascia invariato quello zootecnico; Olanda e Francia ribassano entrambe.

– Le quotazioni nazionali dei formaggi restano piuttosto stabili anche questa settimana; fanno eccezione soltanto il Pecorino Romano che segna +0,10 €/kg a Milano e il Grana Padano che cala a Mantova. Quotazioni medie Ue stabili per l’Edamer a 3,10 €/kg e Cheddar a 3,08 €/kg, in aumento per il Gouda a 3,16 €/kg, in calo per l’Emmentaler a 4,84 €/kg.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, rispetto le settimane precedenti, e non in valore assoluto.

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