Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: quotazioni stabili per latte, burro e formaggi italiani

2018-03-27T11:00:31+01:0027 Marzo 2018 - 11:00|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana, caratterizzata da una situazione di stabilità per il burro, il latte, il siero e le quotazioni dei formaggi italiani, mentre la crema registra andamenti più variabili. Nuova puntata della vicenda del latte in polvere stoccato nei magazzini Ue: aggiudicate all’asta 4mila tons di prodotto. Di seguito il commento integrale:

 

– Cosa ci si deve aspettare da un mercato assolutamente pazzo, che da due settimane sembra quasi tranquillo? L’unica sorpresa la sta riservando la crema sul mercato estero ma, in fondo, è anche la settimana pre-pasquale: per consegne a inizio della settimana del 26 marzo, richieste a 2,20 euro/Kg, ma più ci sia avvicina alla Pasqua, più scendono i prezzi, fino ad arrivare anche a 2,12 euro/Kg. Per consegne aprile/maggio, fino a martedì le richieste erano a 0,10 euro/Kg in più rispetto a quanto chiedevano alla fine della settimana. Sul mercato nazionale la situazione è completamente diversa, con una domanda di crema di latte di qualità molto forte e dove si spuntano prezzi che in alcuni casi possono andare oltre i 2,45 euro/Kg.

Latte crudo offerto a 0,29 euro/Kg e lo scremato sempre inchiodato a 0,085 euro/kg.

– Settimana di riflessione sui bollettini del burro. La Germania ha lasciato invariato sia il prezzo minimo che il massimo, rispettivamente 4,75 e 4,90 euro/Kg.  L’Olanda ha segnato un ribasso di 0,02 euro e si porta a 4,78 euro/Kg . La Francia, che continua ad andare per conto suo, ha addirittura fatto segnare un +0,05 euro, portandosi a 5,00 euro/Kg, il prezzo più alto in assoluto. Il mercato però resta ancora a livelli piuttosto elevati, con la Germania che si attesta attorno ai 5,00 euro/Kg e, invece, i Paesi dell’Est, con prezzi che oscillano tra i 4,80 e i 4,85 euro/Kg.

– Nel latte in polvere i bollettini per l’uso alimentare fanno registrare invariato in Germania e in Olanda, invece un rialzo di 0,20 euro in Francia. Per l’uso zootecnico, solo un piccolo ribasso in Germania. A lasciare basiti è quello che succede all’intervento. Vi erano circa 95mila tons disponibili per l’asta del 20 marzo e sono giunte richieste di acquisto suddivise in 34 ordini, per un totale di circa 38mila tons, con qualcuno che spudoratamente ha offerto a 501 euro/tons e altri che si sono spinti fino a 1.121 euro/tons. La comunità ha aggiudicato poco più di 4mila tons a a un prezzo minimo di 1.050 euro/tons. Ma, sempre per la serie “spudorati allo sbaraglio”, oggi si è tenuta anche la prima possibilità di vendere all’intervento. La comunità ha ricevuto nove offerte, per un totale di 1.350 tons a un prezzo comprensivo tra i 1.349 e addirittura i 1.650 euro/tons. Tanto per poter fare un paragone, un latte in polvere per uso alimentare fresco di prima qualità oggi viene offerto sul pronto a circa 1.400 euro/tons reso nord-Italia.

– Bollettini del siero in polvere stabili in Germania e Francia, in rialzo in Olanda.

– Le quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi questa settimana sono in aumento per l’emmentaler, a 4,29 euro/Kg, stabili per il cheddar a 3,24 euro/Kg e in calo per il gouda a 2,92 euro/Kg e ancora per l’edamer a 2,85 euro/Kg. Stabili le quotazioni dei formaggi in Italia.

 

 

 

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