Aviaria: focolaio nei gatti in Polonia. 29 i casi accertati

2023-07-18T09:34:19+02:0018 Luglio 2023 - 09:33|Categorie: Carni, in evidenza|

Ginevra (Svizzera) – L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) rende noto che in Polonia il virus dell’aviaria H5N1 è stato riscontrato in 29 casi certificati di gatti. La prima segnalazione del ‘focolaio felino’ da parte delle autorità sanitarie polacche risale al 27 giugno scorso e, al momento, non si conosce ancora la fonte dell’infezione. Come fa sapere l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, il virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) nei mammiferi riguarda carnivori che cacciano uccelli selvatici o si nutrono di uccelli selvatici morti e “finora non è stata dimostrata la trasmissione da gatto a gatto o da gatto a umano”.

Ricordiamo che la presenza di anticorpi del virus è stata rilevata in cinque cani e in un gatto senza segni clinici in un allevamento italiano colpito da un focolaio nel pollame (leggi qui).  Quello dei gatti non è un unicum. Il salto di specie (spillover) dell’influenza, infatti, era già stato registrato a gennaio negli allevamenti di visoni in Spagna (leggi qui) e nelle volpi in Uk (leggi qui). L’Efsa raccomanda quindi di “aumentare la sorveglianza dei virus Hpai negli animali carnivori selvatici o domestici liberi nelle aree ad alto rischio e di evitare l’esposizione degli animali domestici carnivori ad animali morti o malati (mammiferi e uccelli)”.

Tra l’autunno del 2021 e settembre 2022, l’influenza aviaria ha causato l’eliminazione di 50 milioni di animali in Europa, 15 milioni in Italia. Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, invece i focolai nel nostro Paese sono diminuiti. Ma l’attenzione resta alta.

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