Barilla contro Tedesco: la guerra dei biscotti (1). L’ordinanza del tribunale di Brescia

2024-01-29T11:17:57+02:0029 Gennaio 2024 - 08:55|Categorie: Dolci&Salati, in evidenza|Tag: , , |

Di Angelo Frigerio

Brescia – Una vera e propria guerra. A suon di ricorsi e controricorsi. Che coinvolge Barilla, da una parte, Tedesco (fatturato oltre 60 milioni di euro, 200 dipendenti più gli stagionali) e Sapori Artigianali (titolare del brand ODStore, cento negozi di dolci e salati in tutta Italia) dall’altra. Colpevoli i primi di aver prodotto e i secondi distribuito una serie di biscotti coperti da marchi di forma, registrati e di fatto dalla multinazionale parmense.

Una guerra che ha visto una prima parziale vittoria di Barilla. Lo scorso 15 gennaio infatti, il tribunale ordinario di Brescia, sezione specializzata in materia d’impresa, ha emesso un’ordinanza provvisoria che impone a Tedesco il blocco della produzione di tre biscotti e la modifica del packaging di altri sei. Ma come si è arrivati a questa decisione del Tribunale? Quali sono i prodotti coinvolti? Soprattutto quali effetti potrà avere sugli altri produttori di biscotti con la stessa forma di quelli contestati?

Tutto inizia nel giugno 2023, quando Barilla intenta una causa a Tedesco e Sapori Artigianali chiedendo la sospensione della produzione e commercializzazione di dieci forme di biscotti, per cinque delle quali ha registrato il marchio. Nella sua accusa la multinazionale parmense parla di concorrenza parassitaria, comportamento commerciale scorretto e contraffazione. Chiede dunque all’azienda di interrompere immediatamente la produzione di queste referenze.

Si tratta di: Tondolotti, Amiconi, Raggi di Sole, Maramao, Armoniche, Gocciolotti, Cruschetti, Zuccheri, Tuorlini e Biscotti con cereali e frutta. Imitazioni, secondo Barilla, dei suoi prodotti, nell’ordine: Macine, Abbracci, Campagnole, Pan di Stelle, Molinetti, Gocciole, Gran Cereale, Galletti, Tarallucci e Gran Cereale frutta.

A settembre, presso il tribunale di Brescia, si svolge la prima udienza. In questa occasione Tedesco presenta la sua difesa. A fine novembre si tiene la seconda udienza, a cui Barilla si presenta dopo aver studiato approfonditamente gli atti presentati dall’azienda perugina. Si arriva così al 15 gennaio scorso quando il Tribunale di Brescia, dopo aver analizzato la contestazione di Barilla e la risposta di Tedesco, rilascia un’ordinanza provvisoria.

Dopo aver analizzato con estrema attenzione gli atti, il giudice Davide Scaffidi stabilisce quanto segue: delle dieci forme contestate a Tedesco, solo tre vengono inibite (Amiconi, Gocciolotti, Maramao equivalenti a Abbracci, Gocciole e Pan di Stelle).  Sei dovranno cambiare pack (Zuccheri, Cruschetti, Tondolotti, Raggi di Sole, Tuorlini, Armoniche). Dunque le tre forme di biscotti colpiti (Amiconi, Gocciolotti, Maramao), con un limite di tempo di 20 giorni, non potranno più essere prodotte e commercializzate. Queste ultime sono, secondo il giudice, del tutto simili ad Abbracci, Gocciole, Pan di Stelle, registrate da Barilla come marchio nel 2014. Tedesco, quindi, nonostante produca da 14 anni circa biscotti di forma simile a quelli sopra citati dovrà sospendere la produzione di tre sui dieci contestati, a partire dal 5 febbraio. Quelle già sul mercato potranno continuare a essere vendute. Vale la pena aggiungere, a questo proposito, che la Tedesco aveva già avviato un totale rinnovamento del pack della gamma, presentato di recente alla stampa e ai buyer.

La posizione di Barilla è chiara: “L’azienda ha ritenuto opportuno agire giudizialmente al fine di tutelare i propri marchi e i propri prodotti“.

La difesa di Tedesco, a fronte di queste accuse, è la seguente: il titolare dell’azienda, dieci anni fa, aveva comprato Piselli, azienda che da sempre produce questa tipologia di biscotti. Non solo: sul mercato nazionale è possibile trovare questi tipi di biscotti, commercializzati da anni, proposti da Coop, Conad, Esselunga, Balocco, Campiello e altri ancora (vedi foto). Come mai, se i marchi di forma per Gocciole, Pan di Stelle e Abbracci sono stati depositati nel 2014, la causa, e la richiesta di ritirare i rulli per produrre i biscotti, arriva solo nel 2023? Da sottolineare, poi, che nel 2016 Barilla aveva già contestato a Tedesco la produzione dei biscotti che l’azienda ora si trova costretta a cambiare. In quella occasione, sottolinea Tedesco, da noi interpellata, “Barilla aveva già visto l’assortimento dell’azienda”. Ci si chiede, quindi, come mai, visto che nel 2016 Barilla già sapeva che Tedesco produceva quel tipo di biscotti, la multinazionale intenta una causa solo adesso?

 

 

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