Berni (Grana Padano): “I nostri allevamenti? Produttivi, non intensivi”

2024-03-25T14:05:05+02:0025 Marzo 2024 - 12:35|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , |

Desenzano del Garda (Bs) – “È ora di finirla di definire intensivi i nostri allevamenti da latte. Invece di sostenerli perché cercano di soddisfare la domanda di materia prima vengono accusati ingiustamente. Devono, invece, essere chiamati produttivi”. Stefano Berni, direttore del Consorzio di tutela del Grana Padano, interviene con una nota in difesa degli allevamenti delle bovine da latte della filiera della Dop. Nei prodotti Dop, infatti, una parte prevalente dell’alimentazione zootecnica, sottolinea Berni, deve necessariamente derivare da materie prime coltivate nei campi aziendali, di conseguenza c’è una correlazione strettissima tra le superfici coltivate a mais e il numero di capi in stalla.

Berni contesta inoltre chi attribuisce in parte al settore zootecnico la responsabilità nell’inquinamento atmosferico della Pianura Padana. “L’impatto ambientale degli allevamenti è di gran lunga inferiore rispetto a quanto viene raccontato da alcune associazioni che si definiscono animaliste”, spiega Berni. “Tutto questo allarmismo, creato spesso solo per far notizia, risponde alla logica aberrante di chi vuol distruggere gli allevamenti zootecnici sostituendoli con la produzione di carne o di latte sintetici, ossia coltivati in laboratorio perché oggi rappresentano il business mondiale del futuro”.

“Se gli allevamenti da latte nel nostro Paese non avessero queste dimensioni”, conclude il direttore del Consorzio del Grana Padano, “non sarebbero in grado di svolgere un ruolo fondamentale nella produzione del cibo e assicurare un reddito. Di conseguenza non sarebbero in grado di rispondere all’esigenza di una sostenibilità anche economica che è compatibile con quella ambientale”.

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