Burger plant-based: a Wall Street, crollano le quotazioni in Borsa delle principali società

2022-11-17T10:09:12+02:0017 Novembre 2022 - 10:09|Categorie: Carni, in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Milano – Nel 2022, le quotazioni in Borsa delle principali società internazionali che operano nel mercato delle proteine alternative alla carne e al latte (da Beyond Meat a Oatly, fino a Impossible Foods) sono scese a picco. Segnando, in pochi mesi, una perdita che va dal 70 al 90% rispetto ai risultati registrati nel 2021. Secondo una recente analisi di Deloitte riportata dal quotidiano Repubblica, sono tre le ragioni della frenata delle proteine a base vegetale (Pba – Protein based alternatives). Innanzitutto, i tassi di penetrazione del mercato globale si sono rilevati meno significativi rispetto a quelli stimati (Bloomberg Intelligence censiva un giro d’affari di 30 miliardi di dollari nel 2020, vedendolo quintuplicare a 162 miliardi nel 2030). I dati 2022 mostrano infatti che tra il 47% dei consumatori Usa che ‘qualche volta comprano carne Pba’, la quota di chi è disposto a pagarla di più è calata del 9%, e sono in diminuzione anche le percentuali di chi la ritiene più salutare per la dieta (-8%) e più sostenibile per l’ambiente (-5%). Il secondo fattore della frenata è dovuto all’inflazione in corso: i consumatori oggi non sono disposti a pagare di più per acquistare prodotti Pba anche se, rispetto a qualche mese fa, il differenziale di prezzo tra i cibi tradizionali e quelli alternativi si sia ristretto (ma solo a causa del rincaro di un 10-20% dei primi). Infine, la terza motivazione è legata ai reali benefici dei cibi alternativi, che sempre più consumatori mettono in dubbio. Deloitte suggerisce quindi ai produttori e agli investitori, che nell’ultimo decennio hanno versato circa 10 miliardi di dollari, tre strategie: “Esplorare nuove forme di penetrazione del mercato, ridurre il divario dei costi, creare prodotti salutari ma anche gustosi”. Una missione difficile ma, come spiega Deloitte, “indispensabile per tornare a una crescita a due cifre percentuali”.

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