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Campari, bene il 2021. Probabili rincari sugli alcolici nei prossimi mesi

2022-02-24T15:29:24+02:0024 Febbraio 2022 - 14:15|Categorie: Beverage|Tag: , , , |

Sesto San Giovanni (Mi) – Campari, tra i maggiori player del beverage, spingerà per incrementare i prezzi di prodotti selezionati, per fronteggiare il forte aumento dei costi. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato Bob Kunze-Concewitz durante la conference call a commento dei risultati dello scorso anno, che hanno registrato una crescita a doppia cifra di tutti gli indicatori finanziari rispetto sia al 2020 sia al 2019. Nel 2021 “abbiamo conseguito una performance molto sostenuta”, afferma Kunze-Concewitz. “Le ragioni sono ascrivibili allo slancio molto positivo dei brand, supportato dall’aumento e dalla penetrazione dei consumi rispetto al 2019. Guardando al 2022, rimaniamo molto fiduciosi rispetto alla dinamica positiva del business e dei nostri principali marchi”, cresciuti del 26,2% sul 2020. In particolare, +32,8% per Aperol, +30,1% per Campari, +10,9% per Wild Turkey, +8,2% per Skyy e +43,2% per Grand Marnier. Riguardo al tema dell’inflazione, il Ceo ha aggiunto che l’azienda continuerà “a sfruttare ogni opportunità per effettuare aumenti di prezzo” e prevede che “la momentanea pressione sui costi dei materiali andrà a intensificarsi nell’anno corrente, posticipando il miglioramento della marginalità lorda (+70 punti base precedentemente previsti) e portando a un margine organico dell’ebit sulle vendite sostanzialmente invariato nel 2022”. Un annuncio accolto negativamente dai mercati: a Piazza Affari il titolo ha infatti concluso le contrattazioni in calo del 9,8% a 9,29 euro.

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