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Ccnl Dmo, saltano gli accordi per il rinnovo (2). I sindacati: “Atteggiamento arrogante di Federdistribuzione”

2024-03-28T11:47:49+02:0028 Marzo 2024 - 10:18|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , , , , , |

Milano – Dopo la rottura dei negoziati con Federdistribuzione per il rinnovo del Ccnl della Distribuzione moderna organizzata (leggi qui), le sigle di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno rilasciato una nota congiunta in cui denunciano l’atteggiamento della federazione di categoria, “che ha già inflitto danni considerevoli agli addetti del settore”.

I sindacati puntano il dito contro “l’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata con contratti a termine di durata indeterminata (oltre i 24 mesi); lo smembramento del sistema di classificazione del personale con l’attribuzione dell’addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita a mansioni inferiori quali il pulimento di aree di vendita e servizi; l’azzeramento di ogni dignità professionale con il sotto inquadramento di chi ha la responsabilità di interi format commerciali complessi; la creazione di una nuova mansione adibita alla movimentazione delle merci trascinandola verso il quinto livello e svuotando l’attuale previsione al quarto livello, al solo fine di far risparmiare le imprese sulla pelle dei lavoratori”.

“Contro l’atteggiamento arrogante di Federdistribuzione”, conclude la nota unitaria, “occorre mobilitarsi”. È stato quindi indetto uno sciopero per la giornata del 30 marzo. Dal canto suo, la federazione parla di una “rottura unilaterale da parte delle stesse organizzazioni sindacali al tavolo della negoziazione” (leggi qui).

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