Cibus apre a ortofrutta, semilavorati e integratori

2022-07-22T12:04:45+02:0022 Luglio 2022 - 12:04|Categorie: Aperture del venerdì, Fiere, in evidenza|Tag: , |

La fiera internazionale del food&beverage si svolgerà a Parma, in versione ridotta a due giorni, nel marzo 2023. Previsti eventi anche in altre città. In questa occasione verranno inoltre presentate tre nuove aree. Ce ne parla in anteprima Riccardo Caravita, food brand manager di Fiere di Parma.

Di Angelo Frigerio

Cibus Connecting Italy è la rinnovata versione di Cibus Connect (la formula ‘light’ del 2017 e 2019) che andrà in scena il 29 e 30 marzo 2023. La due giorni sarà caratterizzata dal tipico taglio b2b all’interno di Fiere di Parma, e accompagnata da eventi sul territorio nazionale. Nel quartiere fieristico invece, come di consueto, saranno presenti padiglioni dedicati a diversi comparti, alcuni già consolidati come il grocery, i freschi e il frozen, ma ci saranno anche delle new entry. Ce ne parla Riccardo Caravita, Cibus and food brand manager di Fiere di Parma.

Come nasce l’idea di inserire nuove aree a Cibus?

Abbiamo deciso di inserire tre nuove aree dedicate a ingredientistica e semilavorati, ortofrutta e integratori. Il cliente è già qui, perché non dargli l’opportunità di trovare quello che sta cercando e che cercherebbe eventualmente altrove? Sappiamo che alcuni settori hanno fiere a loro riservate, ma non si tratta di creare una competizione (né con Sigep né con Macfrut), semplicemente non vogliamo precluderci delle possibilità.

Come sarà lo spazio dedicato all’ortofrutta?

Sarà incentrato solo su prodotti rigorosamente made in Italy e soprattutto premium. Saranno naturalmente presenti tutti i prodotti commercializzati: dalla prima alla quinta gamma. Vogliamo creare piccole sezioni che abbiano un’identità. Con alcuni partner che possono essere istituzionali, ma anche localizzati a livello geografico. Sicuramente daremo ampio spazio al Sud Italia che ricopre il 70% della produzione nazionale, oltre a grande attenzione a tutto il mondo che la commercializza. Ci sono, inoltre, alcuni nuovi prodotti che generano importanti trend di vendita, come ad esempio i kiwi. Ebbene intendiamo valorizzare anche queste referenze.

Il mondo dei semilavorati, invece, perché è stato selezionato?

Il comparto dei semilavorati per noi ha una duplice valenza. I produttori di questo segmento in fiera incontrano le industrie, primi clienti dei loro prodotti, ma anche gli operatori del food service e dell’Horeca. Ricordo, infatti, che a Cibus abbiamo già introdotto un’area Horeca con focus e convegni dedicati, proprio perché vogliamo avvicinarci al mondo della ristorazione, includendo anche gestori di bar, pasticcerie e panetterie a cui il mondo dei semilavorati interessa non poco.

Perché introdurre una sezione integratori?

uesto settore è ancora poco sviluppato in Italia, i player non sono tanti ed è constatabile a scaffale. La nostra idea è infatti inserire un’area nutraceutica che richiami tutti i prodotti healthy e che comprenda tutte le aziende che propongono referenze salutari, naturali, bio ed energetiche. Sono ormai molte le aziende italiane che per promuovere i propri prodotti utilizzano atleti e sportivi come testimonial. L’obiettivo è stimolare l’interesse di nuove aziende e nuovi potenziali buyer, con un’area convegnistica che coinvolga la medicina e lo sport. Ed eventualmente anche un evento di running, magari con scopo benefico, per il dopo fiera.

Cibus Connecting Italy non si terrà solo a Fiere di Parma…

È importante creare una fiera che abbia la sede nel quartiere fieristico, ma che per natura diventi itinerante. Infatti non è possibile promuovere il made in Italy senza viverlo. Nei prossimi Cibus sarà importante ridare visibilità ai territori di origine. Per questo abbiamo scelto di organizzare dei factory tour: prima e dopo la fiera accompagneremo i buyer sul territorio e nei distretti di produzione per dare risalto al campo, alla filiera e alle produzioni. Visiteremo insieme alcune città fornendo ai clienti la possibilità di scoprire realtà fra le più varie. Con attività organizzate in sinergia con Agenzia Ice e il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Stiamo ragionando anche in un’ottica di collaborazione con le diverse organizzazioni culturali dislocate sul territorio italiano per organizzare tour ad hoc che mettano in luce le bellezze e la storia della nostra Penisola. Per fornire ai buyer informazioni non solo ‘commerciali’.

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