Federalimentare: le grandi manovre per la presidenza

2022-07-22T11:07:18+02:0022 Luglio 2022 - 11:07|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , |

Roma – Il 31 dicembre di quest’anno scade il periodo di presidenza di Federalimentare. Ivano Vacondio, al vertice dell’associazione dal 2018, lascia la poltrona e ha già fatto sapere che non si ricandiderà. Occorre a questo punto trovare un candidato che garantisca continuità e sia in grado di affrontare tutte le questioni aperte (rinnovo contrattuale, Pnrr, internazionalizzazione, etichettatura dei prodotti e altro ancora). L’identikit è presto fatto: imprenditore, esperienza internazionale, già presente ai vertici di associazioni di categoria. Fin qui la teoria. Difficile però trovare una persona che sia disposta a stare almeno due giorni a Roma, partecipare a trasmissioni televisive, confrontarsi con i media nazionali, interloquire con i palazzi della politica sia in Italia sia all’estero (leggi Unione Europea). Già qualche nome è stato fatto, ma sinora tutti hanno declinato l’invito con un secco: “No, grazie”. Il nome che sta emergendo è invece quello di Paolo Mascarino. Non è un imprenditore ma un manager della Ferrero con base operativa a Roma. È vice presidente di Federalimentare e uno dei componenti del consiglio direttivo di Unione italiana food, associazione che raggruppa aziende con 45 miliardi fatturato e 67mila addetti. Di gran lunga la più importante del settore. Se fosse confermato, sarà a lui mediare fra le diverse anime che compongono Federalimentare. Anime che non sempre hanno avuto interessi comuni. Sui rinnovi contrattuali, ad esempio, si è avuta una netta divisione fra Unionfood, Assica e Assocarni. Ma questo è il passato. Il presente è molto più problematico. E più che mai l’unità d’intenti appare un valore imprescindibile.

Angelo Frigerio

Torna in cima