Pechino (Cina) – Nel 2022, la popolazione cinese è diminuita per la prima volta dopo 60 anni e il tasso di natalità ha toccato un minimo storico. Il trend, probabilmente, continuerà anche nei prossimi anni. Di conseguenza si registra un calo nelle vendite di latte artificiale e, più in generale, di prodotti per l’infanzia, come riporta Clal. Le aziende stanno dunque puntando sull’espansione nei mercati esteri e sulla diversificazione dei consumi.
I dati riportati mostrano che, dopo anni di crescita, diversi produttori cinesi di latte artificiale con linee di prodotti meno diversificate hanno registrato forti cali nelle vendite, nel 2022. È il caso di China Feihe (-6,4%), ma anche di Yashili International Holdings (-15,7%) e di Ausnutria Dairy Corp (-9,1%). La soluzione che le aziende stanno adottando è quella di orientarsi verso prodotti ottimizzati per la popolazione adulta, ottenuti da latte in polvere arricchito con vari ingredienti (quali vitamina D, calcio, ferro, magnesio, zinco, fitosteroli ed altro). Danone, per esempio, nel proprio centro ricerca di Shanghai (Cina) ha sviluppato due polveri con un basso indice glicemico, per consumatori di età superiore ai 40 anni. La maggioranza di questi prodotti deriva dal latte bovino o di capra, mentre il 5% si basa su latte di yak, cammella o pecora.
