Roma – L’export di formaggio dall’Italia, nel primo trimestre del 2023, cresce del 3,9% in quantità e del 22,3% in valore (Fonte Clal). Performance che sono state trainate dalla crescita dei prezzi unitari medi, saliti del 17% anche a causa dell’inflazione. I picchi hanno toccato punte del +22,4% per i formaggi freschi, del +29,2% per gorgonzola, fiore sardo e pecorino, del +32,8% per asiago, caciocavallo, montasio e ragusano.
Le destinazioni Ue, che rappresentano il 70% delle quote di mercato, si consolidano, con Francia e Germania che si posizionano in cima alle classifiche. I chili di formaggio esportati in Francia erano 7.926.695 a gennaio, e sono saliti a 10.700.961 a marzo; in Germania si è passati dai 5.935.617 chili di gennaio ai 7.879.566 di marzo. Si confermano solide anche le rotte dirette verso i mercati con maggiore capacità, come Uk (3.644.943 chili a marzo), Usa (3.125.927 chili) e Svizzera (2.337.948 chili).
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