Crisi Ferrarini: la proposta Gsi-Bonterre è “inammissibile”, secondo la Corte d’Appello di Bologna

2023-01-17T09:21:26+02:0017 Gennaio 2023 - 09:21|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , |

Bologna – La Corte d’Appello di Bologna ha respinto il ricorso di Gsi-Bonterre, giudicando “inammissibile” la proposta della cordata (di cui fanno parte anche Opas e Happy Pig) per aggiudicarsi Ferrarini. La sentenza è stata firmata dal giudice Anna De Cristofaro. L’unica proposta sul tavolo resta quindi quella di Pini e della partecipata statale Amco, approvata dai creditori a novembre, che prevede la copertura integrale dei privilegiati (tre mensilità per i dipendenti oltre alle banche ipotecarie), mentre per gli altri, ovvero i creditori chirografari (sostanzialmente i fornitori) verrà ripianato il 33% del credito: circa 65 milioni sui 197 complessivi.

La proposta è stata bocciata sulla base di tre fattori: mancanza dell’attestazione di fattibilità del piano entro i tempi previsti; un credito complessivo inferiore al 10%, ovvero la soglia di sbarramento minima; la conferma che la proposta alternativa (Pini-Amco) sui creditori chirografari, con un rientro superiore al 30%, renda impossibile la presentazione di proposte concorrenti. Sul terzo punto, come ha dichiarato Sido Bonfatti, avvocato di Ferrarini, il Tribunale “non si è espresso perché non rilevante: senza il credito necessario e il piano di fattibilità, come stabilito dai giudici, il reclamo decade automaticamente“. A questo punto non si esclude un ricorso in Cassazione da parte di Gsi-Bonterre, anche se la speranza di veder ribaltato quanto stabilito finora sono ai minimi termini. Per quanto riguarda Pini-Amco, il 2 marzo è prevista l’udienza per l’omologa del concordato, con la sentenza definitiva del tribunale attesa entro circa 10 giorni.

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