Milano – Le difficoltà alla navigazione provocate dagli attacchi degli Houthi contro le navi nel Mar Rosso (leggi qui) starebbero impattando sulle importazioni di fertilizzanti in Italia. In pericolo ci sarebbe, secondo Coldiretti, il 15% dell’import, per un valore di circa 200 milioni di euro. Ad essere interessati sarebbero soprattutto i concimi idrosolubili che vengono utilizzati nella fertirrigazione e per i quali si avvertono già le prime tensioni sui prezzi.
Il problema non sarebbe infatti sui mancati arrivi, ma sul rialzo dei prezzi. Come si legge su Il Sole 24 Ore, ad esempio, gli aumenti del costo dell’urea segnano un +15% da inizio gennaio. L’Italia, poi, importa azoto, fosforo e potassio dai Paesi Nord Africani: questi non sono impattati direttamente dalla crisi del Canale di Suez ma hanno alzato i prezzi a fronte delle difficoltà dei concorrenti indiani che invece subiscono le deviazioni delle rotte sul Mar Rosso. Un discorso simile vale per alcune forniture cinesi usate per la frutticoltura e l’orticoltura italiana: i prodotti continuano ad arrivare ma, visto che usano la rotta di Capo di Buona Speranza, i prezzi sono più alti.
