D’Angeli (Assica): “Necessario un cambio di passo sulla Psa, servono almeno 50 milioni di euro”

2023-07-05T16:25:31+02:005 Luglio 2023 - 16:25|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Milano – Preoccupano le recenti notizie sulla diffusione della Psa in Lombardia. Se la malattia si diffondesse con ulteriori casi in zone più vicine ai numerosi allevamenti della Food Valley italiana, milioni di suini sani destinati principalmente alla produzione dei prosciutti Dop di Parma e San Daniele dovrebbero essere prematuramente abbattuti, con danni permanenti ulteriori alla filiera della salumeria nazionale. Non solo la produzione di salumi Dop rischierebbe di essere pesantemente compromessa a seconda del numero di allevamenti e dunque di capi coinvolti dall’area definita infetta, ma anche l’export dei prodotti di altre aree del Paese verrebbe ancora di più penalizzato: dopo la chiusura da parte della maggior parte dei Paesi orientali extra Ue all’intera produzione italiana che costa alle nostre imprese 20 milioni di euro al mese da gennaio 2022, chiuderebbero all’export dalle aree colpite anche i Paesi che applicano il principio di zonizzazione.

“E’ bene che l’attenzione sia alta, ma è irrinunciabile agire subito, non è possibile attendere oltre: lo chiedono le oltre 200 imprese della trasformazione e della macellazione delle carni suine e i loro quasi 30mila addetti che sentono fortemente minacciata la resilienza della filiera di cui fanno parte e a cui contribuiscono con la loro specifica capacità ed esperienza”, dichiara Pietro D’Angeli, presidente di Assica. “Sappiamo che il vero nodo sono le risorse economiche con cui poter realizzare gli interventi che tutti riconosciamo come unici efficaci ad attuare un’azione decisa di contenimento, prevenzione ed eradicazione: posa di recinzioni contenitive e di protezione, abbattimenti organizzati, pianificati e sistematici sotto un’unica regia nazionale”, prosegue D’Angeli. “Per questo rivolgiamo un appello accorato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti affinché si possano rendere prontamente disponibili almeno 50 milioni di euro per realizzare quanto sopra”.

Numerose si moltiplicano in queste settimane le delibere, le decisioni e le riunioni sul territorio, ma spesso incontrano il limite delle risorse a disposizione. “Ogni iniziativa di contrasto alla Psa è sicuramente d’aiuto e dimostra la buona volontà delle istituzioni, ma serve un cambio di passo sia sul piano delle risorse sia sul piano del coordinamento delle attività affidato al commissario straordinario: finora il commissario ha operato in piena cooperazione con le Regioni e nel rispetto delle prerogative di ciascuna, ma ci sentiamo di suggerire a tutti gli interlocutori istituzionali di provare a meglio concentrare sforzi e risorse su pochi interventi comuni coordinati a livello nazionale, nel tentativo di attuare un’azione di eradicazione d’impatto”, conclude il presidente di Assica.

Torna in cima