Rimini – Alcune affermazioni rilasciate dal titolare del Masaf nel corso del dibattito sulla sicurezza alimentare e la sostenibilità, ospitato ieri dal Meeting di Rimini 2023, hanno suscitato parecchio clamore. Queste le parole di Lollobrigida, riprese da Il Corriere: “Da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi, cercando dal produttore l’acquisto a basso costo spesso comprano qualità”. Il contesto in cui questa frase è stata pronunciata è un paragone tra lo stile alimentare italiano e quello statunitense. Dove, secondo il ministro, “le classi meno agiate vengono rimpinzate con elementi condizionanti che vanno nell’interesse del venditore più che del consumatore finale”.
Dopo la polemica che è sorta – in primis tra le fila del Pd – Lollobrigida ha precisato la sua posizione spiegando che “paradossalmente, da noi spesso chi sta meno bene economicamente ha però la possibilità di rifornirsi a km zero, dal produttore o dal contadino”, mentre “in America c’è una grande divaricazione tra i ricchi, che possono permettersi cibo di grande qualità, e chi appartiene alle classi meno abbienti a cui viene riservato cibo standardizzato”.
Il commento di Angelo Frigerio
La frase di Francesco Lollobrigida va, giustamente, collocata all’interno del ragionamento generale del ministro. Se si fa una visita ai mercatini della Coldiretti potete trovare pensionati con la loro sporta che fanno la spesa. Detto questo la frase comunque è una cazzata in quanto parzialmente vera e comunque adombra un problema serio qual è l’aumento del costo della vita. Con le sue conseguenze sulle condizioni delle classi meno abbienti. Non si può dunque non essere d’accordo con Giorgio Vittadini. Il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, in una intervista la Meeting di Rimini, alla richiesta di un giudizio su Giorgia Meloni ha detto: “Come tutti i premier, si deve guardare dalle persone poco competenti che non hanno una storia alle spalle e che affrontano i problemi con superficialità. Si sentono troppe parole in giro che infastidiscono. Meglio tacere e lavorare di più”.
