Pechino (Cina) – Teseo (by Clal) fornisce i numeri delle importazioni della Cina a marzo 2023. Se rimane debole la domanda cinese di prodotti lattiero-caseari e addirittura cala quella dei cereali, cresce invece quella di carni suine.
Rimane debole la domanda cinese di prodotti lattiero-caseari, confermando il trend dei due mesi precedenti. Crescono le quantità importate di latte per l’infanzia (proveniente soprattutto da Francia e Paesi Bassi) e di Smp (soprattutto da Nuova Zelanda e Francia). Nel periodo gennaio-marzo 2023 crescono anche le quantità (+56% rispetto allo stesso periodo 2022) di polvere di siero, che proviene soprattutto da Usa e Ue. Gli Stati Uniti risultano più convenienti, in virtù del prezzo più basso (con un prezzo medio di 949 dollari a tonnellata, tra gennaio e marzo 2023), mentre tra i Paesi Ue il primo fornitore e il più conveniente è la Polonia (1.089 dollari a tonnellata).
Rallentano le importazioni di cereali: complessivamente -6% tra gennaio e marzo 2023, rispetto allo stesso periodo 2022. Pesa soprattutto il calo di sorgo e riso. Il mais, invece, registra una leggera crescita (+6%), grazie anche ai flussi dal Brasile. Il frumento, tenero e duro, complessivamente registra una crescita del 42% (+1,3 milioni di tonnellate) fornito principalmente da Australia (380 dollari a tonnellata) e Canada (420 dollari a tonnellata). L’Import di semi oleosi segue il trend dei mesi precedenti, con un aumento complessivo del 17% (in crescita soia, girasole e lino e colza).
Per le carni suine la domanda cinese rimane positiva: cresciuti gli acquisti di carne fresche, refrigerate o congelate da tutti i principali fornitori. Le quantità rimangono comunque significativamente inferiori ai record del 2021.
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