Emergenza rincari, Patuanelli risponde a Granarolo: “Al tavolo di filiera pensare soluzioni strutturali. Perché non puntare sul latte in polvere?”

2022-02-22T10:28:21+02:0022 Febbraio 2022 - 10:28|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , , , |

Roma – In un’intervista apparsa oggi sul Sole 24 Ore, il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli risponde alle critiche mosse dai consiglieri di Granarolo che, in una lettera hanno parlato a nome degli allevatori della filiera (leggi qua). Nella missiva, indirizzata ai presidente delle principali associazioni agricole e della trasformazione casearia, si legge infatti, a proposito del tavolo di filiera: “Il Governo si limita ad apparecchiare la tavola ma non ha messo ancora nulla sul tavolo. Adesso che finalmente un tavolo esiste, andrebbe usato per fare qualcosa di concreto e soprattutto per farlo in fretta”.

“Sui costi di produzione lo scenario è mutato troppo velocemente per le capacità di risposta di un tavolo di filiera e questo non può essere addebitato al ministero”, afferma Patuanelli. “Ismea calcola il costo produttivo nella zootecnia da latte in 46 centesimi al litro e il prezzo stabilito al tavolo è di 41. Va detto che nel settore c’è un’ampia fetta di produttori che, quelli che rientrano nei circuiti dei formaggi Dop, che spuntano prezzi migliori e di conseguenza hanno minori difficoltà”. “Al tavolo dobbiamo immaginare soluzioni ai nodi strutturali del settore e dobbiamo confrontarci anche sulle quantità prodotto”. Vale a dire: “Dalla fine delle quote latte la produzione è sempre aumentata e andiamo incontro a un eccesso di offerta”, spiega il titolare del Mipaaf. “Occorre trovare degli sbocchi alternativi diversi dalla produzione di latte alimentare o di formaggi. Gli assessori regionali hanno proposto di studiare l’ipotesi di investire su impianti di produzione di latte in polvere. Ne abbiamo pochi in Italia mentre il latte in polvere è la modalità con cui le proteine animali vengono utilizzate nei settori farmacologico e farmaceutico. Potrebbe essere una strada per evitare che i surplus produttivi deprimano ancora i prezzi”.

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