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Stesse scatole ma meno pasta. Intentata class action contro Barilla a New York

2016-08-22T16:31:54+02:0022 Agosto 2016 - 16:31|Categorie: Pasta e riso|Tag: , , |

New York (Usa) – Quattro newyorkesi di evidente origine italiana – Alessandro Berni, Domenico Salvata, Massimo Simioli e Giuseppe Santochirico – hanno promosso una class action contro Barilla accusandola di pratiche commerciali ingannevoli, riporta il New York Post. L’azienda sarebbe infatti accusata di utilizzare scatole che ‘suggeriscono’ un contenuto maggiore rispetto a quello reale. Nello specifico, il riferimento è per tre tipologie di pasta – ricca di proteine, integrale e senza glutine – vendute in confezioni identiche a quelle ‘tradizionali’ ma con quantità decisamente inferiori. Per la precisione, -9,4% per la Protein Plus, -17,4%  per l’integrale e -25% per la pasta gluten free. Benché il peso sia specificato sulla confezione, i quattro querelanti lamentano che l’azienda non si è premurata di avvertire i consumatori “facendo leva sulla loro familiarità con il formato e l’aspetto delle scatole”.

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