Farinetti: “Ogni vent’anni cambio lavoro. Ora tocca al vino”. Ma si ‘dimentica’ di Fico…

2023-09-05T11:13:07+02:005 Settembre 2023 - 11:13|Categorie: in evidenza, Mercato|

Milano – Il Corriere pubblica oggi un’intervista a tutta pagina a Oscar Farinetti. L’occasione è il lancio del suo nuovo libro ‘10 mosse per affrontare il futuro‘, edito da Solferino Libri. Rispondendo alle domande di Aldo Cazzullo, l’Oscar nazionale si lancia in una serie di chicche, come: “Ogni vent’anni cambio lavoro. Prima l’elettronica. Poi il cibo. Adesso il vino. E i libri, ovviamente”. Così descrive i suoi tre figlioli maschi: “Francesco, il romantico”, che si occupa di Green Pea; “Nicola, l’americano”, presidente di Eataly e “Andrea l’enologo” che produce vino. Farinetti senior cita poi le sue undici cantine che sono in crescita e tesse le lodi dell’Italia (“Un Paese così non può fallire”) ma anche del Bangladesh (“Hanno la pancia vuota e stanno come noi nel dopoguerra”). Ci ricorda pure che “dobbiamo pagare di più la qualità” e che “i nostri frigoriferi sono pieni di prodotti che non mangeremo” e poi risponde alla domanda incalzante del prode Cazzullo: “Lei appare sempre sorridente, ottimista. Come mai?”. Reagisce Oscar: “I pessimisti – Platone, Schopenhauer – dicono che è nato prima l’uovo della gallina. Gli ottimisti – Aristotele, Darwin – che è nata prima la gallina. Io sono convinto che sia nata prima la gallina, che è viva, si muove, pensa, e non è affatto stupida come crediamo”.

E insomma, dopo aver appreso che Farinetti è aristotelico e darwiniano e guai a parlargli di Platone, e dopo aver letto di tutto di più sulla sua vita, sullo scenario geopolitico globale, sui Savoia, su Leonardo Da Vinci, sulle baguette, sui suoi giri in barca a vela e tante altre belle cose, ci chiediamo: possibile non trovare neanche una riga su Fico, il parco agroalimentare di Bologna in perdita da anni?

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