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Granarolo: resa maggiore del 7-8% grazie alle stalle 4.0

2023-08-07T12:52:34+02:007 Agosto 2023 - 10:53|Categorie: Formaggi|Tag: , |

Roma – Granarolo investe nell’innovazione. Il presidente Gianpiero Calzolari racconta a Repubblica A&F i progetti della società. Si parla di sostenibilità, ma non solo: le stalle 4.0 fanno ricorso a robot per la mungitura e a sistemi di stabilizzazione della temperatura, per una resa superiore del 7-8% rispetto agli allevamenti tradizionali. “Questi investimenti”, spiega Calzolari, “risolvono il problema di trovare la manodopera, spesso stagionale, che per questo tipo di lavori scarseggia”.

Granarolo vanta un’impronta di carbonio di 1,46 chili di CO2 per litro di latte, inferiore alla media di 1,9 chili. Per il 2030 c’è l’obiettivo di tagliare ulteriormente le emissioni del 30%, attraverso impianti a biometano e riducendo l’impatto del packaging. L’azienda intende puntare anche sui mercati esteri. Un aumento di capitale da 160 milioni di euro permetterà di valutare “nuove acquisizioni mirate, per diversificare ulteriormente e crescere all’estero”, continua Calzolari. Con le esportazioni il gruppo realizza il 40% dei ricavi, principalmente legati all’Europa.

Il 2022 è stato chiuso con un fatturato di 1,49 miliardi di euro. Il margine operativo lordo si è ridotto a 50,4 milioni di euro, a causa dei maggiori costi (quantificati in 180 milioni di euro). L’utile è stato di 2,21 milioni di euro. Per il 2023 è prevista una crescita. Calzolari conclude sottolineando che, “se alcuni costi sono scesi, altri restano ancora alti. Stiamo recuperando sui margini e abbiamo ritoccato i listini, ma abbiamo aumentato da 0,48 a 0,60 il prezzo di un litro di latte che riconosciamo alla filiera e non volevamo trasferire tutto il costo sul consumatore”.

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