Guerra delle Dop calabresi: la risposta di Stefania Rota (presidente del Consorzio) a Salvatore Pugliese

2023-11-16T12:53:47+02:0016 Novembre 2023 - 12:53|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Si accende il dibattito sui salumi di Calabria Dop. Dopo l’intervento su Salumi&Consumi di novembre di Salvatore Pugliese (leggi qui), titolare di Sap ed ex socio del Consorzio, riceviamo e pubblichiamo la risposta di Stefania Rota, presidente del Consorzio di tutela.

Più che “guerra delle Dop calabresi” credo che la situazione possa essere intitolata “ed io cosa ci guadagno?”

La revoca della rappresentatività delle due referenze del capocollo e della pancetta al Consorzio dei salumi di Calabria Dop è la peggiore sconfitta che il comparto dei salumi di Calabria potesse subire. Lo dico con grande amarezza, perché con i fatti e non con le parole ho cercato di evitare una morte che era già stata annunciata in passato, quando la compagine consortile decise di eleggere presidente l’allevatore Cristian Ruffo e di non confermare l’allora presidente Ernesto Madeo, che da quel dì dichiarò guerra al consorzio. All’epoca anche chi oggi dice male dell’attuale governance, mal digeriva il fatto che un presidente potesse usare il consorzio come la dependance della propria azienda promuovendola con i mezzi del consorzio: sono passati alla storia i video istituzionali mostrati durante le fiere nazionali e internazionali dove il consorzio veniva “promozionato” con immagini di operatori che recavano cappellini col logo dell’azienda del presidente o con stand fieristici che erano praticamente attaccati a quelli del presidente. Ma questa è acqua passata e ne facciamo menzione solo per meglio comprendere l’epilogo della storia.

Ovvio che ognuno debba poter dire la sua, ma un’affermazione pubblicamente esplicitata, implica un diritto di replica soprattutto se esistono gravi motivi di contestazione. Intanto, se oggi si parla di un consorzio fino a due anni fa sconosciuto, perché malgrado esistesse già dal 2007 nessuna attività lo aveva veramente messo in evidenza sia dentro che fuori dai confini regionali, è solo perché l’attività svolta negli ultimi quattro anni ha dato visibilità al comparto ed ha realizzato numeri di molto superiori a quelli degli anni precedenti, nonostante la pandemia cominciata nel febbraio 2020, proprio all’esordio della mia presidenza. Malgrado ciò il consorzio ha registrato nel 2022 un +70% di fatturato delle Dop rispetto al 2019, grazie all’incisiva campagna promozionale condotta su giornali, televisione e altre campagne indirizzate specificamente a scuole e mondo dello sport: falso dunque che non si sia lavorato sul territorio e nelle scuole, perché di questo argomento il consorzio ne ha fatto il punto più importante della sua linea  politica. E con l’attività intitolata ‘Crescere con Gusto’ che ha avuto due edizioni, il consorzio dei salumi di Calabria ha condotto una campagna che utilizzando lo sport (nella fattispecie tornei di padel e tennis giocati nelle cinque province calabresi) ha portato nelle scuole psicologi e nutrizionisti a parlare di stile di vita sano e corretta alimentazione. Ma come poteva l’intervistato sapere di queste attività, considerato che non ha mai partecipato ai CdA malgrado le regolari convocazioni.

Lo sport ha rappresentato il veicolo promozionale durante tutto dell’anno calcistico 2022/2023 con la sponsorizzazione del Cosenza Calcio e a tal proposito va evidenziato che chi ha contestato tout court ogni decisione del CdA, ha rinunciato all’esibizione di qualsivoglia preventivo pur di partecipare all’iniziativa nel momento in cui si è ritrovato sommerso dalle critiche di una intera città.

Tutte le attività sono state condivise, anche con i produttori fuori dal Consorzio. E lo attestano i verbali del CdA: strano che non si dica che il presidente abbia dovuto assumere personalmente il peso di garanzie a fronte di finanziamenti bancari necessari per spendere i fondi messi a disposizione del PSR, per non creare imbarazzi tra i soci, poiché “qualcuno” aveva negato il proprio apporto formale dinanzi agli Istituti di Credito. Rammento che il Consorzio dei salumi di Calabria Dop è stato uno dei pochissimi consorzi in Calabria a sfruttare tali fondi e questo solo grazie alla determinazione e alla generosità della presidente.

Posso dire con grande tranquillità d’animo che si è solo lavorato con criterio e buon gusto cercando in tutti modi di far crescere la produzione delle nostre Dop attraverso campagne promozionali vincenti che hanno portato sia nuovi ingressi che aumenti importanti dei numeri consortili. Quindi, il piano strategico c’era eppure efficace. Piuttosto bisognerebbe parlare di quello che accadeva fuori dal consorzio, dove sono state attuate azioni qualificabili come pratiche sleali secondo la recente normativa di novembre 2022 che sono state portate all’attenzione dell’ICQRF e delle quali neanche qualche “presunta associazione a tutela dei consumatori” ha mai minimamente accennato. Come spesso capita alle nostre latitudini, lo spirito distruttivo prevale su quello costruttivo.

E soprattutto non mi si vengano a dare lezioni di legalità e di democrazia, per favore. Il consorzio sta svolgendo le operazioni di chiusura del programma di promozione da PSR; dopo di che, chi sta immaginando un consorzio migliore si accomodi pure, ma non lo faccia facendo arrivare al presidente la domanda “Io cosa ci guadagno?”

Stefania Rota, presidente del Consorzio di tutela e promozione dei salumi di Calabria Dop

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