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I pagamenti delle aziende con oltre 30 giorni di ritardo, in Italia, raggiungono il 9,4%

2023-10-26T11:20:46+02:0026 Ottobre 2023 - 11:20|Categorie: Mercato|Tag: , |

Milano – Nell’ultimo anno, in Italia, i pagamenti delle aziende ai fornitori compiuti con oltre 30 giorni di ritardo (ritardi gravi) hanno raggiunto il 9,4%. Un dato in aumento rispetto al 9,1% registrato nel terzo semestre del 2022. Questo è ciò che ha rilevato lo ‘Studio pagamenti’ di Cribis, che ha evidenziato anche come i tempi di pagamento a livello nazionale, in media, siano pari a 71 giorni.

Secondo lo studio di Cribis, aggiornato al 30 settembre e ripreso da ItaliaOggi, le imprese che pagano puntualmente sono il 41,1% del totale tra quelle analizzate. In linea con il 41,2% registrato nel terzo trimestre del 2022. Da sottolineare i risultati delle microimprese, che hanno registrato il 42,8% di pagamenti puntuali ma anche il più alto livello di ritardi gravi (10,3%). A livello geografico, il Nord Est della penisola è l’area più puntuale nei pagamenti. Nella zona, infatti, sono 47,9% le imprese che effettuano pagamenti regolari. Più in difficoltà, invece, il Sud e le isole, che registrano un aumento dei ritardi del +14,8%.

I ritardi nei pagamenti, nell’ultimo anno, sono aumentati soprattutto in tre settori: trasporti (+21,5%), costruzioni (+16,5%) e servizi per le persone (+13,3%). Criticità sono state rilevate, per quanto riguarda l’ultimo trimestre, anche nel settore dei ristoranti e dei bar, che ha registrato il 19,4% in più di ritardi nei pagamenti. Ma anche nei settori Gd/Do e dell’industria alimentare, che hanno raggiunto ritardi importanti del 12%. Cause di questa tendenza sono da riscontrare, secondo l’analisi, nell’inflazione, nelle costanti fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e dai continui rincari sull’energia.

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