Orsenigo (Co) – Icam Cioccolato ha rilasciato il suo quinto bilancio di sostenibilità, redatto in conformità con i Gri Standard del 2021, confermando così l’impegno dell’azienda verso un percorso di crescita etico e sostenibile. Quattro, in particolare, le aree su cui Icam si concentra nel bilancio e a cui sono state associate gli Sdg (Sustainable Development Goals) dettati dall’Onu per l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: persone, filiera, innovazione, ambiente.
A proposito dell’area dedicata alle persone, Icam ha incrementato l’organico della sede italiana del 5% (36 persone sono state inserite nella filiale in Uganda, dove l’azienda ha previsto anche corsi di formazione per il personale), e ha raggiunto un 94% di contratti a tempo indeterminato su tutti gli assunti che, tra l’altro, godono anche di benefit e incentivi legati alle performance. Per la filiera, invece, Icam si impegna a controllare l’intera catena produttiva e ad attuare un codice etico aziendale basato su rispetto, tracciabilità e trasparenza. Nel 2022, inoltre, l’azienda ha portato alla certificazione Organic l’80% delle fave di cacao utilizzate.
Il terzo punto su cui l’azienda si focalizza è l’innovazione. Qui Icam punta al garantire ai propri consumatori qualità e sicurezza dei prodotti offerti tramite l’attuazione di procedure aziendali volte a ridurre gli errori e di standard di qualità e sicurezza alimentare. Per l’ambiente, infine, Icam ha avviato un’attività di calcolo e monitoraggio della carbon footprint. L’azienda, nel 2022, ha ridotto le emissioni di anidride carbonica del 19% rispetto al 2020, ridotto il proprio fabbisogno energetico, aumentato del 55% l’utilizzo di incarti biodegradabili rispetto al 2021 e risparmiato 104 tonnellate di carta in tre anni con un processo di sgrammatura applicato al 76% degli incarti primari delle tavolette di cioccolato.
