Bum bum bum Gesmundo

2023-07-28T11:05:06+02:0028 Luglio 2023 - 12:30|Categorie: Aperture del venerdì, in evidenza, Mercato|Tag: , |

Il segretario generale di Coldiretti a valanga su: carne sintetica, Elena Cattaneo, Bill Gates, Oms e molto altro. Rare perle di saggezza…

Roma, 18 luglio. A Palazzo Rospigliosi, quartier generale di Coldiretti, va in scena l’assemblea nazionale della confederazione. È il segretario generale Vincenzo Gesmundo, come da tradizione, ad aprire i lavori: un discorso a tutto campo di circa 30 minuti, con giudizi a dir poco tranchant sui temi del momento.

“Per la prima volta la sintonia con il Governo”

Ad ogni tornata elettorale, tra gli operatori del settore alimentare circola sempre lo stesso detto: “Al ministero non si muove foglia che Coldiretti non voglia”. Tradotto: la confederazione gialloverde è sempre molto influente presso il ministro delle Politiche agricole di turno. Che, a prescindere dal suo colore politico, dovrà baciare la pantofola di Coldiretti. Eppure, nonostante il presidente Prandini fosse tra i papabili ministri, Gesmundo riesce a fare la vittima: “Noi in questi ultimi mesi, direi in questi due anni e mezzo, ci siamo messi alle spalle una serie di eventi che abbiamo dovuto affrontare in modo radicale e netto. Un modo che è stato compreso dal nostro popolo, da tutta la popolazione italiana, da pezzi importanti dell’opinione pubblica e – udite udite – per la prima volta abbiamo avuto in sintonia il Governo”.

“La Cattaneo è a favore del cibo sintetico, ma se magna bistecche a go go”

Tra i bersagli di Gesmundo spunta Elena Cattaneo, scienziata di fama internazionale e senatrice a vita, che ha definito “inutile” il disegno di legge del governo contro il cibo sintetico. Commenta il segretario generale: “Vinceremo la battaglia contro i cibi sintetici grazie alla scienza. Secondo Elena Cattaneo noi siamo degli oscurantisti. Queste idee le vengono mentre magna le bistecche alte 40 cm a go go, assieme a tutti gli altri grandi professori che sono a favore della carne sintetica e contro gli allevamenti zootecnici. Però, per rifocillarsi, la sera vanno da Maxela [ristorante-macelleria presente a Roma e in altre città, ndr]. Questi pensano che il cibo sintetico debba essere mangiato da chi non ha grandi possibilità, e loro se continuano a magna’ le fiorentine, i bistecconi, il prosciutto. Se si diventa ipocriti a questi livelli, è troppo”.

“Bill Gates è il capo di Google”

Non mancano poi le considerazioni di carattere economico. “C’è ancora l’idea che esista solo il mercato con le sue leggi. Purtroppo ci sono i gran sacerdoti della globalizzazione, che però ha svelato la sua portata storica: chi era povero è diventato più povero, chi era ricco si è arricchito. Siamo nelle mani dei pochi, soliti noti: 20-25 persone che hanno in mano un quarto della ricchezza dell’intero pianeta. Hanno in mano l’hi-tech, quindi la comunicazione, hanno in mano le medicine, perché Big Pharma è il punto di riferimento, hanno in mano l’Oms, ormai diventato un organo politico, non sovranazionale. Se uno pensa che il capo della comunicazione dell’Oms è lo stesso capo di Google, quindi è la persona che è dipendente dal signor… come si chiama il capo di Google [rivolgendosi alla platea, ndr]? Bill Gates, ecco”. Il suggerimento arriva appunto da qualcuno in platea, peccato che Gates sia il fondatore di Microsoft e non c’entra un bel niente con Google. Ma in sala nessuno fiata.

“I burocrati devono guadagnare molti più soldi”

Guardando ai ministri e ad alcuni deputati e dirigenti presenti in sala, Gesmundo dice: “Voi burocrati vi dovete convincere del fatto che le persone in gamba devono guadagnare molti più soldi. Non è possibile che si dica che tutta la burocrazia sia un casino. Se la gente non la paghiamo, i migliori o non arrivano o se ne vanno. Ed è uno dei motivi dello sfascio della macchina pubblica. Se io sono un rinomato ricercatore o professionista, chi ha detto che non posso guadagnare 500mila euro o un milione all’anno? Chi vive di invidia ti crea movimenti contrari pure se guadagni 100mila euro. Questi non fanno un cazzo dalla mattina alla sera, quindi anche uno che prende 50mila euro diventa un ladrocinio”. E se lo dice lui, che anni fa intascava due milioni di euro all’anno, ci sentiamo tutti più tranquilli.

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