Roma – In Italia, nel 2022, il comparto ortofrutticolo ha registrato una crescita della spesa, pur con dinamiche differenti tra le varie categorie. Secondo i dati pubblicati da Ismea, il settore degli ortaggi (che pesa sul valore del carrello per il 10,2%) ha registrato un incremento della spesa del 4,4%, supportata da incrementi di tutte le categorie e in particolare dall’aumento più evidente dei prodotti trasformati a base di pomodoro (+8,2%) e dal +5,4% del segmento delle patate. Per tutti i prodotti orticoli si rileva un incremento dei prezzi al consumo, con una conseguente contrazione dei volumi acquistati. Fanno eccezione solo le insalate di IV gamma che presentano un contesto di dinamiche opposte a quelle delle altre verdure con prezzi in lieve ridimensionamento (-0,9%) e discreto incremento della presenza nel carrello (+4,8% a volume).
Sul fronte del comparto frutticolo (che pesa per l’8,7% sulla spesa complessiva), Ismea registra un incremento della spesa del +3,3%, inferiore a quello degli altri comparti, cui hanno contribuito con dinamiche opposte i diversi segmenti (ad esempio, -1% per il segmento della frutta in guscio, +7,6% i succhi di frutta). Nella frutta fresca si registrano differenti dinamiche, legate peraltro più a fattori produttivi che a dinamiche di domanda: in particolare, il comparto delle arance ha visto un +8,4% a valore e – 2,3% a volume; più stabile la situazione per il kiwi per il quale il prezzo, solo di poco superiore alla media dell’anno precedente, ha favorito il consolidamento dei volumi (+0,2%). Differente la situazione per le mele, per le quali i prezzi si sono contratti favorendone le vendite (+3% a volume).
