Pomodoro pelato di Napoli: riconoscimento Igp bloccato da due anni alla Commissione Ue

2023-04-06T12:22:55+02:006 Aprile 2023 - 12:22|Categorie: Grocery, Ortofrutta|Tag: , , |

Napoli – Il Pomodoro Pelato di Napoli attende ormai da due anni la registrazione comunitaria del marchio Igp. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, la Commissione Europea aveva chiesto chiarimenti, dovuti soprattutto alla scelta della denominazione, al ministero delle Politiche Agricole. Chiarimenti che, spiega il Sole 24 Ore, erano stati subito forniti. Il riconoscimento ufficiale dell’Igp, tuttavia, non è mai arrivato ed è bloccato già da un po’.

“Qualche difficoltà nella valutazione è possibile che sia stata determinata da polemiche innescate da una parte del mondo agricolo foggiano che non accettava il riferimento a Napoli nella denominazione”, spiega Giovanni de Angelis, direttore di Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali), al quotidiano di Confindustria. “Questa però è l’unica a possedere il requisito della storicità richiesto dalla normativa oltre ad avere un importante impatto comunicativo”.

Quella del pomodoro pelato di Napoli è una filiera importante: oggi sono circa 950mila le tonnellate di pomodoro trasformate nelle cinque regioni dell’area Igp (Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise), per un fatturato di circa 1,5 miliardi di euro.

Per arrivare alla registrazione ufficiale, Anicav invoca un forte pressing del governo italiano sull’Europa. “Non c’è più tempo da perdere”, conclude De Angelis, “È necessario fare pressing sulla Ue per portare a termine una procedura a cui lavoriamo da quattro lunghi anni”.

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