Varzi (Pv) – Nei primi nove mesi del 2023 il salame di Varzi registra un aumento del 7,5%, con 482.004 chili di prodotto certificato rispetto ai 448.327 dello stesso periodo nel 2022. Crescita confermata anche dal numero di salami certificati: da 472.905 dello scorso anno ai 503.561 nel 2023, con un incremento del 6,5%.
L’affettato in vaschetta registra invece una flessione, con 271.073 confezioni contro le 316.509 del 2022 e una conseguente contrazione del 14%. La tendenza è però in linea con l’andamento in calo di tutto il comparto. “Occorre precisare che il formato in vaschetta registra una contrazione in quasi tutti i prodotti di salumeria italiana, dovuta al fatto che con l’aumento dei prezzi e dell’inflazione il prezzo al chilo del prodotto risulta molto più conveniente nel formato intero”, spiega Fabio Bergonzi, presidente del Consorzio di Tutela del Salame di Varzi. “Si tratta, quindi, di una battuta d’arresto non preoccupante, perché la vendita di affettato confezionato è comunque a livelli superiori al pre-Covid: 271mila vaschette nel 2023 contro 168mila nel 2019”, conclude.
