Washington DC (Usa) – I contratti per la consegna futura di mais sono passati da 4,28 dollari per bushel (25,4 chili) a 4,48 dollari, invertendo così la tendenza al ribasso, in termini di quotazioni, degli ultimi due anni. Dal picco di maggio 2022, con 8,25 dollari per bushel, sarebbe infatti sceso a 4,38 dollari per bushel. Lo riporta Mf.
L’inversione sarebbe da imputare al rapporto del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), che evidenzia un notevole calo delle intenzioni di semina di mais nell’anno in corso rispetto al precedente. Gli agricoltori prevedono di piantare circa 90,04 milioni di acri (6,3 milioni in meno in un anno). Le riduzioni maggiori sono previste in Texas (-1,2 milioni di acri) e in Kansas (-1,3 milioni di acri). Causa del calo sarebbe principalmente la diminuzione della redditività del mais, dovuta ai prezzi più bassi dei mesi precedenti, e alla rotazione delle colture. Secondo le prime stime degli operatori, il range compreso tra 5,5 e 6 dollari al bushel potrebbe essere l’area di prezzo giusta rispetto alle intenzioni di semina.
Per la soia potrebbe esserci invece un aumento delle superfici coltivate del 3% rispetto allo scorso anno (86,5 milioni di acri). Dopo un iniziale ribasso di circa 10 dollari a seguito dei dati Usda, i prezzi hanno invertito la marcia, raggiungendo i 1.190 dollari per bushel (27,22 kg di soia).
