Raddoppia, in 18 anni, l’export di pasta italiana nel mondo

2016-10-20T08:57:05+02:0020 Ottobre 2016 - 08:57|Categorie: Pasta e riso|Tag: , , |

Roma – Aspettando il 18esimo World Pasta Day, che sarà celebrato in tutto il mondo il prossimo 25 ottobre, Aidepi, l’Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, rende noti alcuni dati molto positivi sull’andamento dell’export della pasta tricolore nel mondo. Che è praticamente raddoppiato negli ultimi 18 anni (fra il 1997 e il 2015), ma con percentuali di crescita ben diverse. L’Europa resta il bacino più consolidato: le esportazioni verso Germania, Uk, Olanda, Belgio e Austria sono aumentate tra il 100 e il 150%, in Svizzera del 500%, in Francia del 72%. L’export verso Nord e Sud America è rimasto stabile, grazie allo sviluppo di un’industria della pasta ‘locale’ ben radicata, che ormai rappresenta il 36,6% della produzione mondiale. Fa eccezione il Brasile (+72%). Le dinamiche più interessanti si sono realizzate in Asia, dove la crescita media è stata dell’80%. Con picchi in Thailandia e Singapore (+200%) e Corea del Sud +(400%). Crescono anche i ‘nuovi’ mercati: India e Cina nel 2015 hanno importato rispettivamente 5mila e 19mila tonnellate di spaghetti tricolori. In Qatar, Oman e Bahrein 18 anni fa non si conosceva la pasta italiana, mentre oggi se ne consumano oltre 4mila tonnellate. Kuwait e Arabia Saudita ne hanno raddoppiato i consumi, mentre negli Emirati Arabi Uniti la crescita è stata del +142%.

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