Parigi (Francia) – Nel corso del 2022, per il secondo anno consecutivo, le vendite di alcolici nei supermercati francesi sono diminuite in termini di volume. Raggiungendo i 263 milioni di litri e i 5 miliardi di euro, rispettivamente -5,08% e -4,38% rispetto al 2021. A essere colpiti da questa flessione sono state soprattutto le acquaviti di frutta (-20,57%), il cognac (-9,49%), l’armagnac (-9,27%), il whisky (-7,24%), e il rum (-5,24%). Questi i dati riportati dalla Fédération Française des Spiritueux, organizzazione che rappresenta produttori e distributori francesi di bevande e spirits.
L’export, invece, nonostante abbia registrato risultati positivi nel corso del 2022 ha subito una decrescita nei primi mesi del 2023. L’anno scorso, infatti, il comparto è cresciuto e ha raggiunto i 5,4 miliardi di euro (+11,7%) e i 468 milioni di litri (+2,3%). A trainare il comparto, in questo caso, il cognac (anche se ha registrato un -3,7%), la vodka (+6,7%) e i liquori (+14,1%). Nonostante i dati positivi, però, nel 2023 il settore ha subito una flessione a causa dell’inflazione e dell’aumento dei costi di produzione. Nei primi tre mesi dell’anno in corso, infatti, il mercato delle esportazioni di spirits francesi ha registrato un -20% in volume.
