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Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: stabile il prezzo del latte nazionale. Di crema ce n’è troppa e il prezzo scende

2021-05-03T11:30:26+02:003 Maggio 2021 - 09:25|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che il prezzo del latte italiano rimane stabile, anche se con una domanda leggermente superiore. Di crema, invece, ce n’è troppa e, rispetto alla settimana precedente, il prezzo scende fra 1,82 e 1,86 €/kg. Scende la media dei bollettini del burro. Ma il prezzo di riferimento della Gdo tedesca sale a 3,94 €/kg contro una media di 3,80 €/kg dei mesi di marzo e aprile. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Viva il libero mercato, con ogni Paese con andamenti differenti in base alle produzioni e alle domande interne. In Italia, grazie all’aumento della produzione del latte, e purtroppo un mercato al consumo alquanto debole, assistiamo a un mercato che continua a offrire il latte crudo intorno a 0,32 €/kg con una domanda leggermente migliore rispetto alle settimane precedenti. La crema nazionale di qualità è addirittura fin troppa con ancora venditori che di solito sono compratori e prezzi di vendita che oscillano tra 1,82 e 1,86 €/kg. Lo scremato tra 0,16 e 0,17 €/kg. I suddetti prezzi si intendono partenza. All’estero, il latte crudo resta noiosamente invariato, con le punte massime come al solito della Germania che continua a chiedere 0,38 €/kg. Lo scremato trattato tra 0,17 e 0,18 €/kg malgrado le richieste siano a 0,19 €/kg, e la panna avendo di fronte settimana prossima senza nessuna festività subito si riprende con offerte a 1,86 e 1,88 €/kg. Inutile dire che spot di merce estera che entra in Italia non ce n’è. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia.

– Anche il mercato del burro è divertente, con Kempten che diminuisce il minimo di € 0,05, oggi 3,90 €/kg, e lascia invariato il massimo a 4,05 €/kg, media tedesca 3,975 €/kg. L’Olanda che cala di € 0,07 si porta a 3,92 €/kg e la Francia resta beatamente sugli alti picchi del 4,23 €/kg. La media di questa settimana dei tre bollettini che prendiamo in considerazione è 4,042 €/kg. In un mercato molto calmo, non solo in Italia ma in tutta Europa, i venditori fanno capire di aver voglia di vendere con offerte di burro di centrifuga polacco a 3,90 €/kg trattabili. Non dimentichiamoci però che siamo in un mercato senza stock, di conseguenza basta qualche domanda un po’ più consistente per rendere nervoso quello che oggi è un mercato dormiente. Questa settimana è stato anche deciso il prezzo di riferimento della Gdo tedesca che pagherà per il mese di maggio 3,94 €/kg contro una media di 3,80 €/kg dei mesi di marzo e aprile.

– Nel latte in polvere scremato quotazioni in rialzo per la Francia e l’Olanda; in Germania rialza solo quello per per uso zootecnico e resta invariato quello per uso alimentare; resta invariato l’intero su tutti e tre i bollettini. Questa settimana non vi sono state richieste di aumento però c’è molta rigidità da parte dei venditori che non accettano controproposte sui prezzi da loro indicati. Malgrado sia anche questo un mercato senza stock, il comportamento è opposto rispetto ai venditori di burro.

– Incredibile ma vero, per una volta dopo tante settimane il siero in polvere resta invariato su tutti i bollettini.

– In Italia, nei bollettini dei formaggi si registra un calo per il Grana Padano, su tutte le voci a Brescia e di € 0,10 sullo stagionato 9 mesi a Milano e a Cremona. Quotazioni medie Ue in aumento per l’Emmentaler a 4,86 €/kg, l’Edamer a 3,17 €/kg e il Cheddar a 3,10 €/kg, in calo per il Gouda a 3,12 €/kg.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.

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