Aviaria: l’Oms invita ad alzare il livello di allerta sull’arrivo di una nuova pandemia

2023-02-20T16:14:57+02:0020 Febbraio 2023 - 08:41|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: , |

Roma – “Bisogna alzare il livello di allerta sull’arrivo di una nuova pandemia di influenza nella popolazione umana sostenuta da un virus di origine aviare”. È l’invito lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (Woah) dopo i casi confermati di trasmissione del virus H5N1 ad alta patogenicità (HPAI) dagli uccelli in alcune specie di mammiferi. Con una nota indirizzata a tutti i Servizi veterinari regionali e agli Istituti Zooprofilattici italiani, dunque, il ministero della Salute italiano manifesta la necessità di rafforzare la sorveglianza dei volatili selvatici e l’applicazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli. Per quanto concerne i rischi sull’uomo, il virus – essendo trasmissibile ai mammiferi – può essere trasmesso anche all’uomo. Tuttavia, secondo quanto fa sapere l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, ad oggi non stati rilevati casi di trasmissione inter-umana. “Il ministero della Salute ha evidenziato come tale situazione costituisca un rischio costante per gli allevamenti di volatili domestici, considerato che alcune zone ad elevata densità avicola coincidono con le aree dove attualmente si rilevano casi di HPAI nei selvatici”, spiega Calogero Terregino, direttore del Centro di referenza per l’influenza aviaria. “Come Centro di referenza stiamo monitorando l’evoluzione dell’epidemia su tutto il territorio nazionale con estrema attenzione, per evitare che si verifichi una situazione come nell’inverno 2021-2022”.

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