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Carne coltivata: secondo Essere Animali la nota congiunta firmata da Italia, Francia e Austria conterrebbe fake news

2024-01-25T13:04:46+02:0024 Gennaio 2024 - 15:14|Categorie: Carni|Tag: , , , , |

Bruxelles (Belgio) – L’associzione di tutela dei diritti degli animali Essere Animali ha diffuso una critica di Cellular Agriculture Europe / Gfi nei confronti della nota congiunta firmata da 12 Paesi Ue (tra cui l’Italia) in cui si definisce la carne coltivata “una minaccia” per il sistema agroalimentare europeo. Conterrebbe, infatti, diverse informazioni “false o fuorvianti”, oltre ad alcune vere e proprie “fake news”.

Ad esempio, nella nota si dichiara che “la carne coltivata non è più ecologica di quella convenzionale”. Affermazione che si basa, però, su uno studio non sottoposto a revisione paritaria, criticato dagli esperti e “utilizzato come parte di una campagna di disinformazione”. Studi peer reviewed, invece, argomentano a favore di una maggiore sostenibilità della carne coltivata.

Ancora, la nota critica l’attuale processo per l’autorizzazione dei cosiddetti novel foods, in quanto insufficiente a garantire la sicurezza dei consumatori. Processo che, però, sarebbe tra i più rigorosi al mondo. La Fao, inoltre, “ha prodotto uno storico rapporto completo sulla sicurezza alimentare della carne coltivata, che ha concluso che qualsiasi rischio potenziale è già ben noto ed esiste altrettanto bene negli alimenti prodotti convenzionalmente”.

La nota fa riferimento anche all’uso del siero fetale bovino, utilizzato in passato per coltivare le cellule, che comporterebbe l’uccisione di mucche e dei loro feti. Omettendo che nei macelli europei vengono uccisi 8,4 miliardi di animali ogni anno. E tralasciando che si tratta di un metodo ormai superato in quanto troppo costoso.

La critica si sofferma anche sul rischio di monopolizzazione e sull’eventuale etichettatura dei cibi coltivati in laboratorio. Leggi qui il debunking completo della nota firmata da 12 Paesi Ue.

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