• Fabio Bettio

“Cibus Tec? Molto più che una fiera di settore”: intervista a Fabio Bettio, brand manager della manifestazione

2023-10-24T09:35:58+02:0024 Ottobre 2023 - 09:00|Categorie: Fiere, in evidenza, Tecnologie|Tag: , , |

Prende il via oggi la 53esima edizione dell’appuntamento dedicato alle tecnologie per il f&b. A fare gli onori di casa è Fabio Bettio, brand manager della manifestazione. Che ci racconta l’evoluzione, i trend, i numeri e le ultime novità della kermesse.

Iniziamo con una domanda personale. Da quanto tempo ricopre la carica di brand manager per Cibus Tec?

La mia esperienza con Cibus Tec inizia nel 2007, nel team dell’ufficio vendite della manifestazione. Dopo sette anni, nel 2014, assumo il ruolo di coordinatore della manifestazione. Il 2016 è forse l’anno più significativo, che segna l’inizio della partnership strategica con Koelnmesse, con la costituzione della joint venture Koeln Parma Exhibitions e un cambio di passo nella nostra espansione globale. Oggi, infatti, Cibus Tec è parte di un importante network di manifestazioni internazionali di successo e continua a vivere una fase di grande crescita e continuo perfezionamento, lanciando sfide entusiasmanti a me, al team che lavora alla manifestazione e, soprattutto, all’intero settore rappresentato in fiera.

Considerando la sua esperienza pluriennale nell’organizzazione di Cibus Tec, come pensa si sia evoluta la manifestazione in questi anni?

Guardando all’evoluzione di Cibus Tec nel corso delle ultime edizioni, posso affermare con orgoglio che abbiamo compiuto passi significativi per favorirne la transizione da fiera tradizionale a moderna piattaforma di promozione delle migliori innovazioni nel campo del food tech. Anche la collocazione geografica ha giocato la sua parte: l’Emilia Romagna, e più in generale tutto il nostro Paese, sono riconosciuti come centri nevralgici per la produzione di tecnologie alimentari. Perciò, abbiamo messo nel mirino un obiettivo ambizioso: sfruttare la naturale vocazione di questi territori per ricavare un luogo ideale per presentare e scoprire le soluzioni più all’avanguardia del settore alimentare. Un altro elemento chiave della trasformazione è stato l’ampliamento dell’offerta. Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato la manifestazione per coprire l’intera gamma di tecnologie necessarie per tutti i settori dell’industria alimentare e delle bevande. La maggior rappresentatività di Cibus Tec ha portato a una crescita degli espositori di oltre il 30%. Questo aspetto, unito allo sviluppo di un programma di accoglienza dedicato ai top buyer, ha reso Cibus Tec un vero e proprio strumento internazionale di business per le nostre aziende.

Quali sono i numeri e le aspettative con cui si apre questa 53esima edizione?

I numeri sono quelli di una fiera matura, che però, dopo 80 anni, non ha perso quella voglia di innovare e rinnovarsi negli spazi, nei temi e nelle esperienze che propone. Quest’anno occuperemo 5 padiglioni espositivi, ospitando 1.200 espositori da 30 Paesi diversi. Ciò significa che i 40mila visitatori attesi troveranno in fiera una rappresentazione molto precisa di tutti i principali hub di innovazione che trainano questo settore. Vorrei, inoltre, rimarcare un aspetto importante: molti dei nostri sforzi si sono orientati in modo da rendere ogni giornata di fiera ‘tipica’ e differente dalla precedente. Per fare ciò, con la collaborazione proattiva di diversi partner, abbiamo dato vita a un programma di interventi ricchissimo.

Ci dica di più. 

I visitatori avranno a disposizione circa 35 eventi collaterali, tra convegni, workshop e tavole rotonde, che coinvolgeranno oltre 100 speaker di alto profilo tecnico. Crediamo molto nell’idea di una fiera che funga da piattaforma permanente di relazioni e scambio di know how. Le aspettative sono, quindi, decisamente positive.

Quali grandi trend, invece, verranno affrontati durante la fiera?

Di pari passo con l’espansione dell’offerta espositiva, anche i contenuti sono diventati sempre più trasversali e profondi. Questo conferma che Cibus Tec è oggi qualcosa di più di una fiera di settore, ma un momento privilegiato per approcciare temi disparati: dalle implicazioni socio-ambientali dei packaging alle strumentazioni da laboratorio (grande novità di quest’anno, al quale si riconnettono tanti aspetti e applicazioni di chimica e biotecnologie, con ricadute concrete sul mondo del food). A Cibus Tec parleremo, quindi, di analisi alimentare, ma anche di controllo qualità e food safety, due temi delicati, sui quali il consumatore mostra una crescente sensibilità). Tenere in vita una fiera così eterogenea è una sfida sicuramente molto complessa. Per farlo, ci affidiamo a un tema che è comune denominatore del settore: il digitale.

Come avete sviluppato questo tema?

Nello spazio espositivo dedicato alle start up, ma ancor più nell’area Cibus Tec Digital Factory, il visitatore potrà sperimentare da vicino le applicazioni industriali di Intelligenza Artificiale, Internet of Things e Realtà Virtuale, esplorando soluzioni estremamente innovative e affascinanti, al servizio di controllo da remoto, manutenzione, training e assistenza post-vendita. Inoltre, in quest’edizione rinnoviamo il nostro consueto appuntamento con la riproduzione in fiera di linee dimostrative in azione. Ne troverete tre: una prima dedicata al confezionamento in Doypack, una seconda al mondo dei formaggi a pasta dura e semidura (dalla porzionatura al confezionamento) e una terza che riguarda l’impasto, la formatura e il fine linea di un prodotto da forno italiano, la cui popolarità oggi è in grande espansione anche all’estero: la pinsa. Invito tutti i visitatori a dedicare il giusto tempo di visita a queste aree, perché sono davvero ricchissime di spunti.

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