Reggio Emilia – Più magra e con meno colesterolo. Oltre ad essere una buona fonte di proteine, vitamine e sali minerali. E’ l’identikit della carne suina, emerso nel corso di un convegno scientifico Ecm in scena oggi a Reggio Emilia durante il quale sono stati presentati in anteprima i risultati dell’indagine nutrizionale sulla carne suina condotta dall’Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione (Cra ex-Inran) e dalla Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari (Ssica). Lo studio, promosso da Assica, (Associazione industriali delle carni e dei salumi) e dalla Regione Emilia Romagna, dimostra come negli anni (esattamente dal 1993, anno in cui è stata effettuata l’ultima indagine) la carne suina sia cambiata, in termini di qualità e sicurezza, adeguandosi alle esigenze dei moderni stili di vita. Fino ad ottenere carni più sicure, magre e che conservano elevate qualità nutrizionali e dietetiche. I nuovi profili nutrizionali della carne suina emergono dall’analisi di cinque tagli commerciali di suino tradizionale italiano: filetto, lonza, braciola, coppa e salsiccia.
(AR)