Crisi Ferrarini: lo strano caso del signor Stefano Migli

2023-01-09T16:42:58+02:009 Gennaio 2023 - 13:20|Categorie: in evidenza, Salumi|

Reggio Emilia – C’era una volta in via Rivaltella, a Reggio Emilia, un signore che era ed è responsabile dell’ufficio qualità Ferrarini. Si chiama Stefano Migli e ricopre il ruolo di quadro. Un simpaticone, universalmente riconosciuto quale braccio destro di Lisa Ferrarini. Il nostro era stato regolarmente eletto nel dicembre 2020, dopo che una ‘spontanea’ raccolta di firme tra la quasi totalità dei dipendenti aveva sfiduciato le precedenti Rsu, colpevoli di voler mantenere una posizione di neutralità invece di appoggiare con determinazione il piano concordatario Pini. Piano fortemente voluto dalla famiglia Ferrarini, in quanto avrebbe permesso alla famiglia di mantenere le redini dell’azienda. Il signor Migli si presentò allora come candidato nelle fila della Cisl, insieme al signor Maurizio Panebianco, ex Rsu Cgil pentito e convertitosi sulla via di Damasco alla causa, e Valeria Usai, tutti e tre eletti. Mentre, con grande sorpresa, il candidato Vincenzo Sanfilippo, anch’esso in quota Cisl, nonostante fosse stato il promotore ed esecutore della raccolta delle firme, non venne eletto (soli 6 voti). Il signor Migli ottenne, invece, neanche a farlo apposta, un exploit di voti: 44 preferenze su 197. Parrebbe dai numeri che abbiano votato anche i quadri dell’azienda, ma sicuramente quasi la totalità della forza lavoro presente in via Rivaltella, funzionari compresi. Votazione regolarissima, sia chiaro. Il signor Migli è stato successivamente il promotore di numerose manifestazioni a favore della Ferrarini, non ultima quella contro Intesa Sanpaolo del 22 dicembre a Milano. Fa strano però che, alla vigilia del Natale 2021, il signor Migli e i rappresentanti delle Rsu elette in quota Cisl abbiano cenato con la proprietà e il direttore del personale (vedi foto) in un convivio di pochi intimi. Strano, ripeto: un po’ come se Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, cenasse, prima di Natale, con Carlo Bonomi, presidente di Confindustria… Sorgono spontanee due domande al signor Migli: chi ha pagato la cena? Ma anche quest’anno, per Natale, avete fatto la stessa cenetta con la proprietà?

Da sinistra: Maurizio Panebianco, Anna Giovanelli (direttore del personale), Lisa Ferrarini, Enrico Guidetti (direttore di produzione), Lucio Ferrarini, Stefano Migli e Valeria Usai.

Torna in cima