Cun tagli freschi suino: stabili cosce e coppa, a pagare sono trito per salame (+16 centesimi) e spalla (+15)

Parma – Lo stop al rincaro del vivo (leggi qui) dà un po’ di stabilità a cosce (stabili dal 21 luglio a 6,12 euro/kg le più care) e coppe (la rifilata non sfora la soglia delle 7,00 euro/kg temuta settimana scorsa), ma i macellatori riescono a trasferire le perdite di queste ultime settimane su alcuni tagli che vengono caricati pesantemente: il dato più eclatante è quello del trito da banco per salame, che aumenta di altri 16 centesimi (4,80 euro/kg) consolidando un trend che da inizio luglio vale +13,2%. Impressionante anche la crescita della spalla, che fa + 15 centesimi (4,71 euro/kg), +10,6% da inizio luglio. Per comprendere il peso di queste quotazioni, basti pensare che l’anno scorso questi due tagli erano quotati 3,59 euro/kg e 3,52 euro/kg (prezzi del 12 agosto 2022, il 19 agosto c’era stato un non formulato: sono, in un anno rispettivamente il 34,4% e il 33,8% in più. Aumenti anche per pancetta (8 centesimi), pancettone (5) e gola (3), mentre si sgonfiano alcuni tagli di macelleria caricati a Ferragosto: lombo Padova – 50 centesimi e busto con coppa – 30 centesimi.

Questo il dettaglio

Il tutto avviene mentre continua il calo del prezzo di diversi suini esteri: sulle carcasse, la Germania perde altri 4,2 punti percentuali (2,30 euro/kg, VEZG) e la Francia un simbolico centesimo (2,218 euro/kg, -0,4%, MPB). Sul vivo, continua il “crollo” dello spagnolo che perde quasi 3 centesimi e viene quotato 1,957 euro/Kg (-1,4%, Mercolleida). Sui tagli, perdono gli olandesi (gli ultimi aggiornamenti odierni sono impietosi: la coppa disossata perde altri 10 centesimi, dopo i 9 delle ultime 2 settimane; cali anche per cosce, 5 centesimi, coppe in osso, 7, filetto, 10, spalle, 5 pancette, 3), i belgi quoteranno domani e vengono da una settimana stabile, ad eccezione del lardo di prima categoria e del fegato che perdono 2 centesimi.