Berna – In Svizzera, come in molti altri paesi, i pezzi di carne nobile, ad esempio il filetto, sono sempre molto consumati, mentre non altrettanto avviene per i tagli considerati meno nobili. Ma il settore elvetico, secondo quanto riportato sul sito di Unaitalia, vuole invertire la tendenza. Questi pezzi meno pregiati costituiscono infatti il 54% dei maiali, il 63% dei bovini e il 66% del pollame.
“Il mercato della carne soffre da anni della contrazione costante della domanda dei pezzi meno pregiati”, ha confermato Werner Siegenthaler, dell’associazione del settore Proviande che, insieme a Foodways, ha realizzato un progetto di sviluppo sostenibile del sistema alimentare, che comprenda l’utilizzo della carne nella maniera più completa. Il progetto, chiamato “Savoir-faire“, durerà fino al 2019 ed è destinato a tutti gli attori della filiera, con l’obiettivo di sostenere i professionisti della carne e i ristoratori nella trasformazione e nella commercializzazione dell’animale nella sua interezza.
