Export negli Usa: stop ai salumi con meno di 400 giorni di stagionatura

2024-05-10T15:17:01+02:0010 Maggio 2024 - 15:17|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , , , , |

Washington (Usa) – Arriva un’ulteriore restrizione all’export legata alla Psa per i prodotti di salumeria italiana con stagionatura inferiore ai 400 giorni. Le autorità sanitarie Usa (Aphis) hanno infatti comunicato l’impossibilità di inviare prodotti che originano da qualsiasi zona di restrizione, compresa la I. Ciò non significa che chi ha gli stabilimenti in queste zone non può esportare. È possibile infatti ritenere idonei all’export i prodotti che rispettano i criteri del certificato US C01, relativamente ai prodotti di base carne, che include quelli con stagionature superiori ai 400 giorni originati da carni di qualsiasi provenienza tra gli esportabili (vedi allegato).

Per prodotti di carne fresca o di materia prima estera, invece, via libera ai soli prodotti esterni alle zone di restrizione. La merce spedita in Usa che non rispetta i requisiti sarà oggetto di respingimento e distruzione da parte delle autorità sanitarie e impatterebbe sulla posizione nazionale nelle trattative in corso tra Usa e Commissione europea. La misura chiude quindi le frontiere Usa a prosciutti Mec e nazionali con meno di 13 mesi di stagionatura, oltre che a salami, coppe, pancette, prosciutti cotti originati da suini allevati in zona I.

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