Guerra del grano: Aidepi ribadisce la qualità della pasta italiana

2017-06-12T10:03:32+02:009 Giugno 2017 - 17:00|Categorie: Pasta e riso|Tag: , , , , |

Roma – Aidepi, l’Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, ha diffuso un comunicato stampa per contestare alcune affermazioni emerse durante la mobilitazione di Coldiretti Puglia (leggi qui). La protesta contro le importazioni di grano estero si serve di affermazioni quali “oltraggio, inganno e speculazione” ma, sottolinea la nota: “Su qualità del grano e salute del consumatore non si scherza. I pastai italiani sono da sempre favorevoli all’indicazione di origine del grano in etichetta e alla trasparenza verso il consumatore, ma contrari a formulazioni che disorientano e confondono il consumatore sulla reale qualità della pasta, che nulla ha a che vedere con l’origine delle sue materie prime”. Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di Aidepi, afferma: “L’industria della pasta fornisce il massimo supporto al settore agricolo italiano del grano”. L’Associazione, infatti, segnala che “senza importazione di grano estero di qualità, gli agricoltori rischierebbero di vendere all’industria solo quello che raggiunge i parametri qualitativi della materia prima previsti dalla legge di purezza, che fissa le regole della qualità della pasta (legge n. 580 del 4 luglio 1967). Il resto, senza il blend con grano estero di alta qualità, potrebbe essere venduto solo per l’alimentazione animale, con una perdita dei ricavi per gli agricoltori di circa il 50%”. La nota conclude che “l’import di grano duro di qualità salva più della metà della produzione nazionale, salva il mito della pasta italiana e salva anche l’occupazione di 120 aziende pastarie e 300mila aziende agricole italiane”.

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