Scorzè (Ve) – Seconda vittoria in tribunale per Il Fatto Alimentare contro San Benedetto. Ancora una volta, infatti, il giudice di Venezia non ha accolto la richiesta dell’azienda di ritirare l’articolo sullo stop alla pubblicità con Elisabetta Canalis a seguito di una segnalazione del Comitato di controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (approfondisci qui).
Già lo scorso agosto il tribunale si era dichiarato a favore del quotidiano online e aveva deciso di rigettare il ricorso di San Benedetto. Che però ha presentato un reclamo contro la decisione del giudice di Venezia chiedendo nuovamente la rimozione dell’articolo in questione. “È un modo per intimidire, sapendo che le spese legali per una redazione come la nostra sono un onere molto pesante”, si legge su un articolo de Il Fatto Alimentare. “Il gioco delle grandi aziende è proprio questo, costringere la controparte ad accollarsi una spesa di decine di migliaia di euro per i legali, non certo di andare in giudizio per ottenere giustizia”.
Al termine dell’udienza, però, è rimasta uguale la sentenza del giudice, che ha nuovamente respinto il ricorso d’urgenza della San Benedetto stabilendo, allo stesso tempo, che l’azienda dovrà pagare le spese legali del quotidiano online per un valore di 6.288 euro. “Non possiamo però cantare vittoria, perché la strategia di spaventare i giornalisti portando in tribunale gli autori degli articoli con motivazioni pretestuose è sempre in agguato”, continua il quotidiano.
