Milano – Il costo medio di vendita dei panettoni artigianali è cresciuto di circa il +20% rispetto al periodo precedente alla guerra in Ucraina. Ora, infatti, il prezzo medio di un panettone artigianale è di 30/35 euro al chilo rispetto ai 26/28 del 2021. A segnalare questa criticità, che colpisce anche la produzione industriale del tipico dolce natalizio, è in particolar modo Confcommercio in un articolo del Corriere della Sera Milano.
“La botta grossa è arrivata a Natale scorso: a causa del conflitto sono cresciute le spese sia per le materie prime sia per l’energia”, sottolinea al quotidiano Matteo Cunsolo, presidente dell’Associazione panificatori di Confcommercio Milano. “Quest’anno io e i miei colleghi non ce la sentiamo di apportare ulteriori aumenti, quindi i prezzi finali di vendita al pubblico saranno all’incirca in linea con il 2022. Anche se per noi panificatori le spese non sono diminuite, anzi: cerchiamo di assorbire i costi per non incidere troppo sulle tasche dei consumatori”.
“Adesso costa molto l’uva sultanina della Turchia e lo zucchero è ai massimi storici”, evidenzia invece Stefano Vergani, Ad dell’azienda dolciaria di famiglia. “Rispetto al periodo prebellico il costo dell’energia registra un +160%, il gas +153%, il frumento +39%, il burro +54%, le uova +91%. Le aziende stanno facendo il possibile per assorbire i costi: l’anno scorso il prezzo di vendita al pubblico è cresciuto, ma quest’anno la tendenza sarà di stabilizzarlo”. A lanciare l’allarme sull’aumento dei prezzi dei panettoni è anche il Codacons, che l’anno scorso aveva segnalato un incremento dei prezzi del 37% rispetto al 2021 per i panettoni industriali e del 10% per quelli artigianali. E che si aspetta un trend di crescita anche per questo Natale.
